di Sabrina Fugazza
PALERMO – «L’operazione della Guardia di Finanza restituisce alla collettività due reperti di grande valore e testimonia l’importanza della collaborazione tra istituzioni nel nome dell’interesse pubblico». Lo dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata, commentando la notizia del ritrovamento, da parte delle Fiamme gialle di Catania, di due pregevoli teste in terracotta di origine ellenica del 450 a.C., presumibilmente frutto di scavi archeologici clandestini.
«Esprimo un grande plauso alle forze dell’ordine – prosegue Amata – per l’impegno quotidiano nella tutela del patrimonio regionale. E alla Soprintendenza di Catania per l’egregio lavoro svolto nell’accertamento della storicità dei pezzi, effettuato in collaborazione con l’Università del capoluogo etneo, con cui è attiva una stretta sinergia operativa. Il governo regionale ha in programma di rafforzare ancora di più la collaborazione tra gli organi dell’amministrazione e le forze di polizia».
«Mi spenderò – conclude l’assessore – affinché i nostri giovani vengano educati al rispetto per il patrimonio, che è parte tangibile della nostra storia. È per questo che, tra le iniziative che intendo portare avanti, vi è una maggiore collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato all’Istruzione e formazione per attivare ogni possibile strumento di sensibilizzazione».