Palermo, Riqualificazione dell’area archeologica di Monte Iato  grazie agli interventi di ripulitura effettuati con la collaborazione dell’Esa

Palermo, Riqualificazione dell’area archeologica di Monte Iato grazie agli interventi di ripulitura effettuati con la collaborazione dell’Esa

PALERMO – Il sito archeologico di Monte Iato, una delle tre importanti aree in cui si articola il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato è tornato al suo splendore grazie al lavoro di ripulitura effettuato dagli operai dell’Esa con il quali il direttore del Parco, architetto Domenico Targia, ha sottoscritto una convenzione che garantisce la manutenzione straordinaria.
Un intervento particolarmente qualificante, già sollecitato dall’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, è stato effettuato lungo la stradella di accesso al complesso museale di Case D’Alia dove è custodito il prezioso materiale archeologico proveniente dagli scavi. L’area, oltre che dell’intervento di ripulitura dalle erbacce, è stata oggetto anche di un’azione di bonifica e di ripristino complessivo che è stato effettuato con la collaborazione del Comune.

Grazie all’accordo con l’Ente di Sviluppo Agricolo sono stati impiegati, sul campo lavoratori specializzati che, coadiuvati dal personale regionale in servizio presso il sito, e sotto l’attenta guida del caposquadra Salvatore Di Noto, stanno effettuando interventi di discerbamento in tutta l’area di Monte Iato, mettendo in sicurezza botanica i numerosi alberi di ulivo e rendendo accessibile ai visitatori l’area degli scavi, la casa a peristilio, la casa tardo arcaica, l’anfiteatro e l’antico abitato.

Il sito di Monte Iato, inoltre, durante questo mese di agosto è stato sede di spettacoli portati in scena dall’Associazione dei “Teatri di pietra”, che hanno fatto da cornice al meraviglioso suggestivo museo di case D’Alia. È in corso, inoltre, la programmazione di un calendario di iniziative che a partire da settembre, metterà in luce l’area degli scavi dove da ben 51 anni opera l’Università di Berna, cui si devono numerose e importantissime scoperte sul sito; attività che coinvolgeranno le maestranze locali dei comuni di San Cipirello e San Giuseppe Iato all’interno dei quali si dispiega il sito archeologico. Grazie alla disponibilità dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, inoltre, nei prossimi mesi la fruttuosa e collaudata collaborazione con l’Università di Berna, darà vita a un Workshop che si svolgerà in Svizzera dove, grazie anche alla collaborazione dell’amministrazione comunale di San Cipirello, si avrà la possibilità di promuovere l’intera area Iatina con le sue bellezze archeologiche.

Le comunità locali e quelle scientifiche – evidenzia il Direttore del Parco, Domenico Targia – sollecitano l’avvio di un processo di collaborazione culturale tra istituzioni che, restituendo dignità a luoghi di grandissima importanza storico-archeologica della provincia di Palermo, dia, finalmente, l’opportunità di valorizzare il comprensorio iatino mettendone in evidenza anche la ricchezza del patrimonio etnoantropologico e culturale”.

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