PALERMO – È stata pubblicata la gara per affidare i lavori di consolidamento e riqualificazione urbana della zona nord-est di Barrafranca, nell’Ennese. Un intervento disposto dalla Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. L’appalto, così come stabilito dagli uffici di piazza Ignazio Florio diretti da Maurizio Croce, ammonta complessivamente a due milioni di euro. Le offerte potranno essere presentate fino al prossimo 20 gennaio 2023.
«Grazie a questi lavori – sottolinea il governatore Schifani – sarà definitivamente rimossa una situazione di pericolo per gli abitanti della zona e potrà essere finalmente cancellata quella che fino ad oggi è stata una sconfortante immagine di degrado ambientale nel pieno contesto urbano. Per questa ragione, abbiamo prontamente accolto la sollecitazione della Commissione straordinaria che dall’aprile scorso amministra Barrafranca. La Regione sarà sempre al fianco degli enti locali per contribuire ad eliminare condizioni come queste e restituire alla gente spazi sicuri e vivibili».
Nello specifico, i lavori interesseranno un’area di quattromila metri quadrati che da oltre dodici anni versa in uno stato di completo abbandono. Rappresenta, inoltre, un potenziale pericolo a causa di una serie reiterata di smottamenti del terreno che minaccia di degenerare in accentuati movimenti franosi. A rischio, quindi, le abitazioni vicine ma anche le tre arterie che delimitano l’area, viale Signore Ritrovato, via Angelo Musco e via Antonello da Messina, e che sono, tra l’altro, tra le più trafficate della cittadina dell’Ennese.
Nel 1996 il Genio civile aveva realizzato una gabbionata con un intervento d’emergenza. Adesso le nuove strutture di contenimento saranno disposte su tre file per assicurare una piena stabilità al suolo del versante, piantumato con arbusti per ottenere un ulteriore sostegno. Con muri e paratie saranno, invece, messi in sicurezza gli edifici. L’obiettivo è quello di realizzare un’area verde con comodi accessi, costituiti da rampe e scale, e percorsi pedonali sicuri. «Un pezzo di paese dimenticato per troppo tempo ma adesso pronto a rinascere», conclude Schifani.