AVOLA – n. 156 Gruppi su whatsapp e telegram da gennaio ad oggi (16 dicembre) sono stati denunciati da Meter alla Polizia Postale, congiuntamente inviate ad altre Polizie estere e agli stessi gestori Watsapp e Telegram da parte dell’Osmocop (Osservatorio mondiale contro la pedofilia e la pedopornografia, ufficio altamente specializzato di Meter che si occupa di monitorare la rete da più di 20 anni). Migliaia gli utenti che attraverso i social impegnati, con lucida perversione, ad adescare i minori. La pronta denuncia di Meter ha aperto canali di attenzione per sviluppare approfondimenti e l’individuazione dei soggetti. “L’operazione ‘Luna park’, contro la pedopornografia che è stata resa oggi dimostra che è possibile contrastare questo abietto fenomeno e si deve fare sempre di più – dichiara don Fortunato Di Noto, presidente di Meter onlus, da 30 anni impegnata contro la pedofilia e la pedopornografia.
Denunciare sempre – continua don Di Noto – perché una segnalazione non solo può salvare i minori dallo sfruttamento sessuale e da questa immane traffico di foto e video, spesso (fenomeno in aumento) nelle forme più violente e con forme di schiavitù sessuali e ricatti per anni: inquietante la violenza ai neonati.
Impegnarsi ad una educazione e prevenzione per evitare la sovraesposizione digitale del proprio corpo che viene inviato (in foto e video) a sconosciuti che utilizzano il metodo del ricatto. La politica e il mondo culturale ed educativo faccia di più la sua parte.
Troppi i bambini già violate con ripercussioni personali gravi e di difficile cura.
La pedofilia e la pedopornografia – conclude don Di Noto – sono un vero e proprio crimine, un vero e proprio ‘omicidio psicologico’ dei minori.”