Ogni anno, a questo punto della gara, Sanremo entra nel vivo della sua kermesse. Un grande 10 e lode va al duo Amadeus-Fiorello (ciuri) che, sostanzialmente, fino ad ora stanno conducendo alla grandissima, senza pubblico e senza feed back immediato. Roba solo per pochi grandi. Malgrado le condizioni siano le peggiori immaginabili, la gara musicale sta andando avanti. Nella serata dedicata alle cover, si è registrato il massimo picco di ascolti (almeno fino ad oggi). Tra canzoni con arrangiamenti davvero improbabili e “ripescaggi” di alcuni artisti anni ‘80, il clou della serata si è avuto con l’esibizione dei Negramaro. Dalla dedica a Dalla con “4 Marzo 43” a “Meraviglioso” di Mimmo Modugno, tutto è stato fatto con stile, senza esagerazioni, ma con grande cuore ed emozioni. Artisti veri e professionisti sicuri, senza incertezze hanno dato alla loro performance un grande valore, anche senza il “conforto” della gente. Rimane quell’amaro in bocca di una scelta davvero insensata, cioè quella di non ospitare almeno 200 persone distanziate all’interno del teatro. È stata una scelta terribilmente inutile e dannosa, soprattutto perché, ogni sabato sera, altri programmi televisivi di ben altro e minore valore, come quelli della De Filippi, sono pieni di pubblico con relativo plexiglas divisorio che applaudono ed interagiscono con gli ospiti. Sanremo no. Perchè il Festival della canzone italiana deve rispettare le regole valide per tutti (come il rave party di Milano, sui navigli, etc.). Allora viva il manicheismo tutto italiano del tipo:”la legge è uguale per tutti. Se gli altri teatri sono senza pubblico, anche il festival deve essere senza pubblico”. Peccato che “Sanremo è Sanremo” e, con tutto il rispetto, meritava una deroga in piena e assoluta sicurezza sanitaria. Bastava, per esempio, fare sedere in teatro le centinaia di lavoratori dello stesso teatro e tutto sarebbe stato diverso. Il silenzio e il vuoto del teatro Ariston, rimarranno scolpiti nella memoria di ciascuno di noi.
Intanto lo spettacolo va avanti e stasera ci si aspetta un’altra grande prestazione del mitico “Fiore” e del grande “Ama”