Politiche sociali, a Palermo cinque giornate di formazione per il contrasto al caporalato

Politiche sociali, a Palermo cinque giornate di formazione per il contrasto al caporalato

PALERMO –Al via ieri a Palermo il ciclo di formazione sullo studio degli strumenti finalizzati al rafforzamento della tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura organizzato dall’Ufficio speciale Immigrazione dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. Gli incontri, che si terranno ogni giorno dalle 9.30 fino al prossimo venerdì all’hotel Ibis Styles Palermo President, sono rivolti agli ispettori territoriali del lavoro siciliani e al Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) dei carabinieri, con la finalità di fornire un quadro di contesto sul fenomeno dello sfruttamento, per rafforzare le attività ispettive di prevenzione, controllo e repressione del fenomeno del caporalato.

Le cinque giornate di formazione previste, parte integrante del programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), hanno l’obiettivo di creare e formare un team multidisciplinare di supporto agli ispettori territoriali del lavoro, facilitando l’avvio di proficue collaborazioni con le autorità e gli stakeholders in campo (prefetture, enti locali, centri per l’impiego, Inps, forze dell’ordine, organizzazioni non governative, enti di terzo settore) allo scopo di sensibilizzare sui temi del grave sfruttamento lavorativo.
Nei prossimi giorni sono previsti gli interventi dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sessioni curate da esperti legali e una tavola rotonda sul fenomeno della tratta. Verrà attivato, inoltre, un servizio di mediazione culturale a supporto delle funzioni ispettive, con l’ausilio di nove mediatori culturali distaccati nelle sedi degli Ispettorati territoriali per il lavoro insieme a tre operatori socio-legali.
 
Su.Pr.Eme. Italia è finanziato dai fondi Amif – Emergency Funds della Commissione europea – Direzione generale Migration and home affairs. Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale Immigrazione (capofila) coadiuvato dalla Regione Puglia (coordinatore) assieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato nazionale del lavoro, l‘Organizzazione internazionale per le migrazioni e Nova consorzio nazionale per l’innovazione sociale.
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