PRIOLO GARGALLO – – Nessun coinvolgimento nell’operazione “Tonno Bianco” della “Pescheria i Quattro Venti” di Salvatore Milluzzo, con sede a Priolo. La ditta che si occupa della vendita a dettaglio di prodotti ittici con una nota a firma dell’avvocato Giuseppe Carrubba intende chiarire la propria posizione affermando la totale estraneità all’operazione “Tonno Bianco” portata a termine il 30 ottobre scorso dalla Capitaneria di porto di Augusta, con il sequestro di 100 chili di prodotto ittico e infrazioni riscontrate in esercizi commerciali di Augusta, Lentini, Militello in Val di Catania, Francofonte, Priolo e Ferla. A margine è bene precisare che la nostra fonte non ha diramato riferimenti all’esercizio commerciale, ma solamente le città dove si è svolto il servizio di controllo dei prodotti ittici. Di seguito la nota integralea firma dell’avvocato Giuseppe Carubba, legale della “Pescheria i Quattro Venti” di Salvatore Milluzzo:
“In nome e per conto del sig. Milluzzo Salvatore, nato a Siracusa il 15/07/1972 (C.F MLLSVT72L15I754A), nella qualità di legale rappresentante della società “PESCHERIA I QUATTRO VENTI” S.a.s. di Milluzzo Salvatore & C., P.IVA 01540620893, con sede legale in 96010 – Priolo Gargallo (SR), alla via A. Volta n. 2, giusta procura alle liti ed apposito mandato professionale conferito su separato atto che mi riservo di esibire su richiesta, a norma della Legge 416/1981, con la presente si chiede la fedele pubblicazione della seguente rettifica: [ In data 30 ottobre 2020 sul Vostro quotidiano on-line “Radiounavocevicina” appariva un articolo dal titolo “Augusta, Operazione di polizia “Tonno Bianco”, volta al controllo della filiera della pesca”. L’articolo nel riportare la notizia di una operazione di polizia giudiziaria denominata “Tonno Bianco”, volta al controllo della filiera della pesca, ha riferito notizie non veritiere riguardanti l’implicito coinvolgimento nella citata vicenda della “PESCHERIA I QUATTRO VENTI” S.a.s. di Milluzzo Salvatore & C., corrente in Priolo Gargallo nella via A. Volta n. 2. Segnatamente è destituito di ogni fondamento il seguente passaggio del contestato brano giornalistico: “… Numerosi i sequestri, per un ammontare di circa kg.100 di prodotto ittico, per violazione delle disposizioni che prevedono sia l’obbligo della tracciabilità, che dell’etichettatura. Tali sequestri, sono stati effettuati … in due pescherie a Priolo Gargallo …” Infatti, nel territorio del Comune di Priolo Gargallo risultano attualmente solo due le pescherie che regolarmente esercitano attività di commercio di prodotti ittici – come anche confermato dall’Ufficio Commercio del Comune di Priolo Gargallo con nota ufficiale, rilasciata su esplicita richiesta del sig. Milluzzo – e nessuna di queste è stata coinvolta nella operazione “Tonno Bianco”. Dunque non corrisponde al vero che la Pescheria I Quattro Venti di Priolo Gargallo è stata coinvolta nella citata operazione di polizia giudiziaria e che sia stato sequestrato del pesce e/o elevate sanzioni amministrative. ] Vi chiedo pertanto di voler provvedere, ai sensi dell’art. 8 L. 47/1948 così come modificato dall’art. 42 L. 416/81, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comunicandoVi che, in difetto, intraprenderò le iniziative necessarie volte a tutelare i diritti della mia Assistita. Con espressa riserva di richiedere il risarcimento dei danni che tale spiacevole vicenda ha generato”.
Specifichiamo ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, che questa Testata non ha mai fatto nessun riferimento alla ditta “Pescheria i Quattro Venti” coinvolta nell’operazione portata a termine dagli uomini della Capitaneria di Porto di Augusta.