di Angelo Lopresti
Anche quest’anno si sono rinnovati gli appuntamenti con le celebrazioni in occasione del 4 Novembre. Il Comune di Francofonte ha organizzato per domani una cerimonia commemorativa, per ricordare l’Unità d’Italia, celebrare le Forze armate e deporre una corona di alloro al monumento dei Caduti in Piazza Dante. Un corteo è partito dal palazzo municpale di Piazza Garibaldi nel quale hanno partecipato il sindaco Daniele Lentini con l’amministrazione comunale e alcuni consiglieri comunali, la Dirigente scolastica Teresa Ferlito del 2 istituto comprensivo Dante Alighieri, assieme ai docenti e a tanti alunni, rappresentanti della locale associazione nazionale carabinieri, i volontari delle locali associazioni della Protezione civile, della Croce rossa italiana, dell’Avis, della Società operaia, della società agricolo, del Circolo professionisti, il comitato genitori per la scuola e di altre associazioni culturali di Francofonte. Il corteo ha percorso le principali Vie del centro storico per soffermarsi nei luoghi dove sono affisse le lapidi che ricordano alcuni dei giovani francofontesi caduti per la Patria. “Un’occasione per gli studenti per non perdere il contatto con la storia – ha commentato un genitore-. Una tradizione alla quale i nostri ragazzi continuano a partecipare”. Nella statua del Milite di Piazza Dante è stata posta una corona d’alloro, mentre il corpo bandistico della città suonava il “Silenzio”. “Queste occasioni sono importanti soprattutto per le giovani generazioni per non dimenticare momenti storici determinanti per la crescita democratica del nostro Paese – ha detto il sindaco Lentini-“. I testimoni diretti di quegli anni sono sempre meno e quelli che ci sono troppo anziani. “ Sono contenta di essere presente in questa manifestazione – ha aggiunto la dirigente scolastica Teresa Ferlito del Dante – e di essere in questo istituto della mia città, dove sono nata e cresciuta. E’ importante che i ragazzi vivano il senso di certe giornate e guardino al futuro facendo tesoro che certi eventi possono insegnare”. A Carlentini il sindaco Giuseppe Stefio, dopo la celebrazione eucaristica che si è svolta in chiesa Madre, la cui funzione è stata presieduta da don Salvatore Siena, parroco, ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento ai caduti di piazza Vittorio Veneto. A Lentini il sindaco Saverio Bosco ha depositato alla presenza delle autorità civili e militari della città, una corona d’alloro davanti alla lapide che ricorda i caduti lentinesi. La città di Noto ha celebrato la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, con la consueta Santa Messa nella Chiesa dell’Ecce Homo presieduta da mons. Antonio Staglianò Vescovo di Noto ed a cui hanno partecipato il sindaco Corrado Bonfanti e il presidente del Consiglio Comunale Veronica Pennavaria, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, le delegazioni di studenti degli istituto comprensivi di città. Al termine, il corteo ha raggiunto Palazzo Ducezio, dove è stato reso omaggio, sotto le lapidi a loro dedicate, all’aviere scelto Francesco Maiore e al tenente Luigi Adorno, netini caduti eroicamente in guerra. Il corteo si è poi portato dinnanzi al Monumento dei Caduti, dove sono state deposte due corone di alloro in onore dei soldati morti per difendere la Patria, davanti al mausoleo a loro dedicato. “La commemorazione del 4 Novembre – ha detto il sindaco Corrado Bonfanti nel suo discorso pubblico – nella particolare ricorrenza del Centenario della Conferenza di Pace di Parigi, ci induce in primo luogo a mettere da parte ogni forma di ritualità annuale. In questa visione ci aiuta il nostro Presidente Sergio Mattarella, che ha ribadito dopo gli abominevoli insulti alla senatrice a vita Liliana Segre, la cui famiglia è stata sterminata ad Auschwitz, come il dovere della memoria sia componente irrinunciabile della nostra identità e base per futuro e convivenza civile del popolo italiano. Esprimo il mio profondo cordoglio per la morte di Alberto Sed, uomo che nonostante l’orrore visto e subito da bambino nei campi di concentramento, ha reso la sua vita una testimonianza di fiducia, insegnando e raccontando ai giovani l’abuso della storia”.
A chiudere le celebrazioni, le note dell’Inno di Mameli, suonate dal Corpo Bandistico “Francesco Mulè” dell’Istituzione Musicale Città di Noto.