RAMACCA –
“Ancora una volta la nostra base scout è stata oggetto di un vile atto vandalico! Per la terza volta infatti hanno portato via porte e infissi, annullando così tutti i nostri sacrifici economici e le nostre energie”. Con queste parole gli Scout di Ramacca hanno dato notizia ieri sulla loro pagina Facebook di un nuovo raid, che segue quello messo a segno contro le sedi Agesci di Marsala e di Mineo. Forte lo scoramento che emerge dalle parole pubblicate sulla pagina del social network: “Ci ritroviamo oggi di fronte a un atto che ci mortifica come gruppo e come cittadini e ci fa tanto riflettere: siamo davvero in grado di lottare contro un sistema che non fa altro che svilire ciò che viene creato per il bene comune? Noi, dal canto nostro – scrivono gli scout di Ramacca -, assieme ai nostri ragazzi e al sostegno delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, abbiamo investito tempo e denaro in questo luogo, cercando di renderlo migliore, fruibile a tutti, simbolo di lotta alla mafia!”. Quindi, la triste constatazione: “Purtroppo, a oggi, non ci rimane che costatare lo stato in cui versa la nostra base dopo questo ultimo furto… le nostre forze sono al limite!”. Nella fede, il coraggio di andare avanti: “Noi ci affidiamo a Dio – continua l’Agesci – chiedendoGli la forza di continuare a lottare contro questo schifoso sistema mafioso e a testimoniare sempre il Buono, il Bello e il Vero con il nostro servizio”. Dei fatti sono state informate le autorità competenti che stanno indagando. La struttura è attiva dal 2016 e fu inaugurata dal vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri.
“Ancora una volta la nostra base scout è stata oggetto di un vile atto vandalico! Per la terza volta infatti hanno portato via porte e infissi, annullando così tutti i nostri sacrifici economici e le nostre energie”. Con queste parole gli Scout di Ramacca hanno dato notizia ieri sulla loro pagina Facebook di un nuovo raid, che segue quello messo a segno contro le sedi Agesci di Marsala e di Mineo. Forte lo scoramento che emerge dalle parole pubblicate sulla pagina del social network: “Ci ritroviamo oggi di fronte a un atto che ci mortifica come gruppo e come cittadini e ci fa tanto riflettere: siamo davvero in grado di lottare contro un sistema che non fa altro che svilire ciò che viene creato per il bene comune? Noi, dal canto nostro – scrivono gli scout di Ramacca -, assieme ai nostri ragazzi e al sostegno delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, abbiamo investito tempo e denaro in questo luogo, cercando di renderlo migliore, fruibile a tutti, simbolo di lotta alla mafia!”. Quindi, la triste constatazione: “Purtroppo, a oggi, non ci rimane che costatare lo stato in cui versa la nostra base dopo questo ultimo furto… le nostre forze sono al limite!”. Nella fede, il coraggio di andare avanti: “Noi ci affidiamo a Dio – continua l’Agesci – chiedendoGli la forza di continuare a lottare contro questo schifoso sistema mafioso e a testimoniare sempre il Buono, il Bello e il Vero con il nostro servizio”. Dei fatti sono state informate le autorità competenti che stanno indagando. La struttura è attiva dal 2016 e fu inaugurata dal vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri.