PALERMO – “Incarichi e consulenze della Regione Siciliana che dovrebbero essere facilmente accessibili a tutti sono invece nascosti con un particolare stratagemma. Il sito della Regione alla sezione Amministrazione Trasparente rimanda infatti ad un link del ministero dove sono presenti tutte le consulenze e gli incarichi affidati dalla pubblica amministrazione dell’intero Paese. Sembra assurdo ma la sezione Amministrazione trasparente del sito della Regione Siciliana non è aggiornata ed è tutt’altro che trasparente”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, componente della commissione anticorruzione all’Ars che con una interrogazione denuncia una mancanza di trasparenza sugli incarichi e consulenze della Regione Siciliana. “La questione dell’incarico del portavoce del presidente della Regione – spiega Schillaci – oltre alla discussione sul compenso, pone l’accento su un altro aspetto, ovvero la mancanza di trasparenza degli incarichi e delle consulenze nella Regione, questione sollevata anche dalla nota trasmissione televisiva Striscia la Notizia. Infatti la Sezione ‘Amministrazione Trasparente’ della Regione Siciliana non risulta perfettamente aggiornata, addirittura il link su incarichi di collaborazione o consulenza rinvia al sito del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione ‘Anagrafe delle Prestazioni Unificata, che raccoglie gli incarichi e consulenze dell’intero Paese. Mentre le altre Regioni d’Italia aggiornano puntualmente questa sezione, la Sicilia fa tutto l’opposto avvalendosi dell’articolo 9-bis del d.lgs. 33/2013 che rimanda ad numero di dati contenuti, non facilmente intelligibili. Questa condotta della Regione, pur se regolare, costituisce di fatto una violazione delle regole di trasparenza così come prevede il decreto legislativo del 14 marzo 2013, numero 33. A tal proposito chiedo quali sono i provvedimenti che la Regione intende adottare per rendere la Sezione ‘Amministrazione Trasparente’, in tutte le sue aree, aggiornata e facilmente accessibile ai cittadini siciliani” – conclude Schillaci.