Già disponibile in tutti i digital store, “Grazie Turing” è il nuovo album “solo guitar” di Renato Caruso, che sceglie ancora una volta di omaggiare una delle più importanti personalità del ‘900, ovvero Alan Turing (1912-1954): figura rivoluzionaria e particolare, sia per le sue scoperte scientifiche che per la sua tormentata vita privata. Ideatore del primo computer, eroe di guerra processato ingiustamente per la sua omosessualità e pioniere dell’intelligenza artificiale, Turing riuscì a decifrare – grazie alla sua macchina – i codici tedeschi e fece anche importanti esperimenti di sintesi con la musica.
«Questo album racchiude tutte le sfaccettature della mia anima e i miei studi di informatica, informatica musicale e chitarra classica. Il disco non vuole essere un esercizio di sperimentazione, ma un ritorno quasi all’analogico, o meglio alla melodia e all’armonia minimalista. Le tracce, ascoltate in ordine, ricorderanno così gli step che ci hanno portato ad avere il computer a casa, partendo dalla filosofia di Aristotele fino ad arrivare a Steve Jobs. Infine, ho voluto inserire un omaggio ad Einstein e alle scoperte del futuro».
La cover dell’album è impreziosita dall’opera “Think Different” dell’artista Giuseppe Veneziano, uno dei massimi esponenti della “New Pop” italiana.
Renato Caruso, il libro # DIESIS O HASHTAG?
“Grazie Turing” è la colonna sonora perfetta per immergersi nella lettura dell’ultimo libro del chitarrista calabrese “# DIESIS O HASHTAG?“, che vanta la prefazione dello scrittore e giornalista della scienza e dello spazio Giovanni Caprara, illustre firma del Corriere della Sera.
Tra aneddoti sulla musica e sulla scienza, il libro cerca di avvicinare il lettore a queste due discipline che hanno più punti in comune di quanto si potrebbe pensare. “# DIESIS O HASHTAG?” si struttura così come un dialogo tra due amici, una fisica teorica e un musicista, ed è perfetto sia per gli adulti che per i bambini.
Inoltre, anche per questo progetto il chitarrista ha voluto giocare con le immagini. Il libro è dunque impreziosito da due artwork realizzati ad hoc, che rispecchiano perfettamente l’anima del testo. In particolare, l’opera presente sulla copertina (“Pokémon Go”, nda) è stata realizzato da Giuseppe Veneziano, mentre quella sulla quarta di copertina (“Ipotesi musicale in chiave di Sol”, nda) è a cura di Lucrezia Ruggeri.