Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione di “Aspetterò Domani”, il nuovo e attesissimo inedito di Roccuzzo, già disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica.
Per lui sono stati mesi molto altalenanti, come onde del mare: “in certi momenti percepivo la mia stessa casa come una prigione e questo mi dava fastidio. Restando a casa ho avuto, però, la possibilità di scrivere e di far volare la mente. A livello musicale è stato, dunque, un periodo molto creativo”.
Se con “La Cura” aveva preso in prestito le parole del Maestro Franco Battiato, adesso Roccuzzo tratta, in una maniera del tutto personale, un argomento tanto delicato quanto attuale che, soprattutto in questo periodo, ci tocca molto da vicino: la distanza. Ed ecco che, in “Aspetterò Domani”, la lontananza diventa una lente di ingrandimento del desiderio e della nostalgia, per cui l’unica strada percorribile è l’attesa.
«Questa pandemia ci ha tolto tanto, da diversi punti di vista. Per molte persone la casa è diventata una gabbia, soprattutto per chi non ha potuto vedere i propri affetti. Questo brano lo dedico a chi ha sofferto del distacco, aspettando… domani».