ROMA – Il volontariato aiuta a acquisire valori, a capire meglio la realtà circostante, ad acquisire competenze, a scoprire cosa significa essere cittadini e quanto è importante la partecipazione. Per questo è uno strumento importante anche per la crescita personale dei più giovani. Lo confermano i primi risultati del progetto GIOeVO (Giovani e Volontariati), promosso dalla ConVol e sostenuto dalla Fondazione con il Sud.
IL PROGETTO. GIOeVO ha l’obiettivo di connettere il mondo della scuola con quello del volontariato, favorendo la reciproca conoscenza e collaborazione, ma anche quello di lasciare alle associaioni strumenti e linee guida che possano essere di aiuto nel coinvolgimento dei giovani. Iniziato nell’anno scolastico 2017-2018, si svolge in quattro regioni del Mezzogiorno – Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – ed ha coinvolto 16 istituti superiori e 36 organizzazioni di volontariato. I volontari sono entrati nelle classi, presentando le proprie organizzazioni e attività. I ragazzi interessati hanno poi svolto un periodo di “coworking” di 25 ore nelle associazioni stesse – all’interno dell’alternanza scuola lavoro – e sono diventati a loro volta “ambasciatori” del volontariato presso i loro compagni (questo è uno degli ambiti in cui la peer education mostra tutta la propria potenzialità). I primi risultati. Parallelamente un gruppo di ricerca composto da docenti universitari ed esperti di volontariato, sta lavorando sulla percezione del volontariato da parte dei giovani, attraverso la somministrazione di questionari prima, durante e dopo l’esperienza. In attesa dei
risultati, il cambiamento che l’esperienza di volontariato ha prodotto nei ragazzi si può chiaramente leggere in alcuni dei “Diari di Bordo” che erano stati invitati a compilare per riflettere sull’esperienza che stavano facendo. Ecco alcune citazioni: «Non è necessario essere degli esperti per aiutare gli altri, basta buona volontà ed essere altruisti». «Ho imparato che con un piccolo gesto – come aiutare qualcuno a mangiare – puoi fare molto felice una persona». «Ho imparato a sapermi confrontare con persone che hanno una vita decisamente diversa dalla mia». «Ho imparato che nella vita tutti possono sbagliare e che è giusto, se lo vogliono, aiutarli a farsi una nuova vita». «Questa esperienza per me è stata come entrare in un mondo diverso, di sofferenza, ma anche di forza». «Sino a poco tempo fa non riuscivo ad essere sicuro di me, a parlare con le persone senza balbettare e dire “ehm” o altro. Ma dopo che ho vissuto questa esperienza
bellissima sono più sicuro di me, anche quando sono con i miei amici e soprattutto con le persone adulte».
Il progetto ha già raggiunto alcuni risultati: costruire una rete tra le organizzazioni di volontariato e le scuole; rafforzare le competenze specifiche e trasversali dei giovani; affinare la sensibilità dei ragazzi verso i temi legati alla cittadinanza attiva e al senso civico. La conoscenza del mondo del volontariato ha anche una funzione orientativa rispetto alle scelte formative e lavorative dei ragazzi e molti, alla fine dell’esperienza, hanno dichiarato di voler proseguire l’attività di volontariato.