ROMA – I Gruppi di Volontariato Vincenziano hanno dato il via ad un piano concreto di aiuto per aumentare il numero di persone accolte e servite nelle proprie mense, un progetto che è realizzato grazie al finanziamento del Fondo Beneficenza Intesa SanPaolo. L’obiettivo di questo progetto è migliorare l’offerta di alimenti, con pasti che comprendano carne e frutta a seconda dell’orario di distribuzione, mantenendo comunque l’offerta tradizionale di pasto caldo con un primo piatto, incrementare il numero dei pasti serviti fino a quota 400.000 pasti annui e allestire nelle mense pranzi speciali, quindi con tutte le portate di un pranzo di festa, per la Giornata con il povero e per le festività al fine di sviluppare il senso di solidarietà e di condivisione. Come testimoniano i dati Istat per il 2017, vivono in povertà assoluta – quindi nell’impossibilità di procurarsi i beni e i servizi necessari secondo gli standard definiti dal contesto – 1 milione e 778 mila famiglie residenti per un totale di 5 milioni e 58mila individui, la povertà assoluta è cresciuta al 6,9% rispetto al 6,3% del 2016 e interessa l’8,4% dei residenti rispetto al 7,9% del 2016. La povertà relativa riguarda 3 milioni 171 mila famiglie residenti, cioè il 12,3% contro il 10,6% del 2016, quindi 9 milioni 368mila persone, il 15,6% contro il 14,0% del 2016. Cresce al Nord (dal 5,7% al 5,9%), cresce al Centro (dal 7,8 al 7,9) ma al Sud assume proporzioni drammatiche dal 19,7 % al 24,7%. I Gruppi di Volontariato Vincenziano distribuiscono attualmente oltre 290.000 pasti in un anno nel territorio nazionale, in mense di piccole e di medie dimensioni, da soli o in rete con altri soggetti. Nel decennio trascorso dall’inizio della crisi economica, il numero delle persone che cerca un pasto in queste mense è aumentato enormemente. I Gruppi di Volontariato Vincenziano hanno individuato alcune aree in cui le necessità aumentano e le risorse a disposizione diminuiscono: si tratta delle mense di Verona (in continua crescita soprattutto per anziani e immigrati), della Campania (città e costa amalfitana), della Sicilia (Belice, Trapani, Aragona, Catania in una regione colpita dalla povertà assoluta in maniera impressionante), dell’Abruzzo (anche per le criticità del post terremoto a L’Aquila e a Chieti), della Lombardia (Milano – Via Poma, Como, Pavia), di aree della Liguria (Colazioni con sorriso a La Spezia) e della Toscana (per gli effetti incrociati di crisi e immigrazione), della Puglia (cfr. mense di Mola e Lecce con altre strutture minori), della Sardegna (per una disoccupazione cronica), di Roma (basti pensare al numero crescente di senza fissa dimora, disoccupati e anziani che giungono al centro sociale, tanto che siamo costretti a fare più turni). Il progetto mensa è indirizzato alle persone in stato di bisogno. Tutti vengono accolti nelle mense vincenziane, senza alcuna distinzione, e vengono soddisfatte, finché possibile, anche specifiche esigenze alimentari perché in tutte le mense si tiene conto dei precetti delle diverse religioni presenti nel paese. Il progetto mira a migliorare l’offerta delle mense dei Gruppi di Volontariato Vincenziano con alimenti come la carne, i cibi per la prima infanzia e per le esigenze dell’età scolare, la frutta. La tipologia degli utenti varia a seconda delle località e del servizio, si tratta comunque di oltre 30.000 persone tra senza fissa dimora, immigrati e, in numero crescente, nuovi poveri, abbiamo notizia di un costante aumento dei nostri ospiti soprattutto nelle aree centrali e meridionali del paese. L’elenco delle mense dei Gruppi di Volontariato Vincenziano interessate dal progetto che ha ricevuto il contributo del Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo sono: Chieti, Mensa Santa Luisa; Como, Mensa Casa Vincenziana Onlus; Lecce, Mensa San Vincenzo; Olbia, Mensa Sociale Vincenziana; Verona, Mensa Casa di Carità, Sassari, Mensa San Vincenzo; Novi Ligure, Ignis Ardens; Torino, Nuova Aurora; Milano, Servizi merende e pasti ragazzi e Casa di accoglienza; Pescara, c/o Parrocchia Madonna del Rosario; Mola di Bari, Mensa Vincenziana; Amalfi, Mensa Vincenziana; Santa Margherita in Belice, Mensa di solidarietà; Trapani, Mensa Vincenziana; ; Aragona, Mensa Vincenziana; Roma, Centro Sociale; Sarzana, Mensa San Vincenzo; La Spezia, Colazioni col sorriso. Ognuna di queste mense ha una sua specifica realtà perché risponde al particolare bisogno che c’è sul territorio. Alla Spezia il gruppo di volontariato vincenziano è un gruppo giovane, sia perché nato nel 2016, sia perché formato da persone di età media intorno ai 40: la loro giornata inizia alle 5 con le lodi per coloro che sono di servizio, poi continua con la preparazione e la distribuzione delle colazioni, col servizio docce e lavanderia, con la distribuzione biancheria e con la custodia bagagli. Per quel che concerne la Sicilia, a Santa Margherita in Belice c’è un gruppo che da anni si prodiga con un servizio estremamente attivo, che non si ferma mai, perché la miseria non è uguale, ha volti diversi e anche il bisogno ha modi diversi. La piccola ma attivissima mensa di Santa Margherita in Belice è sempre festosa, piena di sorrisi, ogni foto dà la sensazione di rapporti di famiglia, di amicizia, di fraternità. A Verona una grande mensa che fa servizio ogni giorno con un impegno indomabile è molto amata dalla gente: fra le persone aiutate, molti i cittadini provenienti da altri paesi. Il Gruppo che anima la mensa è particolarmente attenta alle diversità e ha avviato anche la “liberazione dalla plastica usa e getta” con uno sforzo per il rispetto dell’ambiente. Accoglienza per tutti anche a Novi Ligure, cittadina piemontese al confine tra Liguria e Piemonte funziona da anni la mensa Ignis Ardens che è conosciuta in tutto il territorio: sono uomini e donne tenaci che hanno continuato anche in momenti di crisi e hanno messo molto del loro. Ma poi ci sono Milano, Como, Chieti, Pescara, Aragona, Trapani, Sassari, Olbia, tutte realtà straordinarie dove il volontariato si prodiga instancabilmente a favore degli ultimi. E’ chiaro che un pasto alla mensa o un pacco viveri non risolvono il problema della povertà nel Paese che rischia di diventare strutturale con gravi conseguenze sociali, per questo le mense dei Gruppi di Volontariato Vincenziano che curano l’ascolto della persona in condizione di bisogno e si collegano ad altri servizi vincenziani (docce e distribuzione di indumenti in alcuni casi, centro d’ascolto e consulenza in altri, ecc.) costituiscono una rete di solidarietà essenziale. Un pasto è e può essere un inizio per costruire percorsi di riscatto o anche per avviare un colloquio, una relazione d’aiuto.