ROMA – Francesco Guadagnuolo ha presentato la sua opera “L’Angelo della salvazione contro tutti i femminicidi della storia” il 20 marzo 2024, in occasione del Convegno “Donne intraprendenti” nella Sala del Carroccio del Palazzo Senatorio – Roma Campidoglio, con competente consenso di pubblico.
La scultura-installazione simbolicamente vuole scuotere le coscienze e porre l’attenzione su questa piaga della società moderna, purtroppo sempre più attuale, e invitare soprattutto i più giovani a comportamenti di solidarietà e rispetto reciproco. L’opera costituisce attualmente un rilevante esempio di nuova iconografia dell’arte contemporanea. L’artista transrealista è noto per le sue opere interdisciplinari in cui s’incrociano l’arte visiva con la letteratura, il teatro e il cinema, come fonte di augurio, per porre fine ai delitti, all’insegna della comprensione e della Pace.
Contenuto dell’opera
Un angelo dai colori sfumati che rievocano la bandiera della Pace, prende il volo con nelle mani tre rose bianche simbolo di purezza. La sua visione è rivolta al tempo trascorso sino ad oggi: attraversando le vicende tragiche di tutti i femminicidi, flagello delle popolazioni. L’angelo aspirerebbe a fissare il tempo per riunire l’esistenza di tutte quelle donne che sono morte da mano violenta dell’uomo. Le sue ali dorate lo spingono di fronte al progresso del nuovo Millennio. Ma con quali risultati? Visto quello che leggiamo giorno dopo giorno sulle morti che sono pure aumentate.
Per quanto l’angelo esplora il succedersi delle circostanze, cercando di opporsi alla violenza, non riesce ad interrompere e intromettersi, per rifondare una nuova realtà partecipata contro la violenza e il sopruso, per proiettare la sua veduta in avanti a favore di tutte le donne. Esclusivamente il Divino, attraverso l’azione dell’arte, ha forse l’opportunità di sottomettere il crimine, di realizzare quella condizione liberatoria rivitalizzando tempi nuovi per reintegrare moralità, fiducia e richiamo al bene, proferendo agli esseri umani, un culto che inviti a scuotere la percezione collettiva nel fare il principio di consapevolezza sociale.
Guadagnuolo si è ispirato al filosofo Walter Benjamin per far nascere una meditazione su come certi resoconti drammatici agiscono solo in parte nella comprensione di quel mondo provato che non ci auguriamo mai di passare.
L’Angelo della salvazione è un’opera di grande impatto visivo evidenziando un originale simbolismo, che per tutto il 2024 sarà esposta nelle principali città d’Italia per contribuire a promuovere la cultura della non-violenza e del rispetto del mondo femminile.