ROMA Stato di emergenza prorogato al 30 aprile 2021, divieto di spostamento fra regioni fino al 15 febbraio e introduzione della zona “bianca”. Sono le principali novità introdotte con il decreto legge approvato nella notte tra il 13 e il 14 gennaio dal Consiglio dei ministri. Dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sull’intero territorio nazionale è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Questo spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Il decreto legge istituisce poi una cosiddetta area “bianca” nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1” (livello di rischio basso) e una incidenza dei contagi per tre settimane consecutive inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.
In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle stesse aree possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.