SIRACUSA – Mantenimento delle unità infermieristiche in Ortopedia, sì a riapertura di Geriatria, convenzione con privati per Medicina e Chirurgia. Queste le proposte presentate in Commissione salute dal deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in relazione all’ospedale Trigona di Noto. “L’ospedale di Noto – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – è strategico per l’intera zona sud del Siracusano che comprende Comuni importanti come Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini. Nel piano sanitario, grazie ai fondi del PNRR, a Noto sono previsti una Casa di comunità, una Centrale operativa di comunità ed un Ospedale di comunità”. “Ho evidenziato – continua l’On. Giovanni Cafeo – nel corso dell’incontro in Commissione le carenze della sanità nella zona sud, per questo ho approntato un piano di proposte per colmare le lacune presenti al Trigona di Noto. Innanzitutto, come già ribadito in occasione di una mia interrogazione parlamentare, serve rivedere l’attuale pianta organica che prevede meno unità infermieristiche. Va ringraziata la direzione generale dell’Asp di Siracusa che, su mia sollecitazione, sta mantenendo le stesse professionalità ma occorre che il Governo regionale intervenga e ritocchi la dotazione organica per mantenere la qualità di prestazione sanitaria ed assistenza agli utenti”. Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ha anche proposto alla Regione da un lato di riavviare Geriatria e dall’altro di predisporre un bando per consentire ai privati di gestire in convenzione, all’interno dell’ospedale Trigona di Noto, Chirurgia e Medicina. “Ho sollecitato la Regione – dice Cafeo – di riavviare il reparto di Geriatria e allo stesso tempo di puntare sulla sanità convenzionata al Trigona di Noto, al fine di dotare la struttura di reparti strategici come Chirurgia e Medicina. Visto che, precedentemente, la gara per l’affidamento ai privati era andata deserta, ho proposto in Commissione, che ha dato la sua disponibilità, di portare in aula una mozione al Governo regionale per dare mandato alla direzione generale di prevedere, in casa di altri bandi deserti, di ridurre del 30 per cento il canone di affitto per il vincitore. Con questa offerta sanitaria, il Pronto soccorso di Noto resterebbe aperto h24 e non 12 ore come avviene adesso”. “Il buon funzionamento dell’ospedale di Noto, oltre a fornire un’assistenza dignitosa e puntuale all’utenza, garantirebbe una riduzione della mobilità passiva, abbattendo i costi per l’Asp di Siracusa” conclude l’On. Cafeo.