I Negramaro aprono la terza serata del Festival di Sanremo con un omaggio al grande Lucio Dalla sulle note di “4/3/1943” e, poi, cantano “Meraviglioso” perché “c’è un momento esatto in cui le parole, quelle da sole, non bastano a dire, per davvero, tutto quello che pensiamo e sentiamo. Che, poi, tutto quello che pensiamo non ci starebbe nemmeno in un Oceano”. Ed è per questo che esistono le canzoni: dei posti meravigliosi in cui “perfino il tuo dolore, potrà guarire poi…meraviglioso”.
I primi ad esibirsi sono Noemi e Neffa che cantano “Prima di andar via” ma qualcosa va storto e la voce di Neffa, nei primi 30 secondi, arriva in ritardo. Noemi recupera subito con la sua grinta e la sua energia ma l’esibizione, nel complesso, non decolla. Fulminacci, invece, si arma di coraggio e, insieme a Valerio Lundini e Roy Paci, porta sul palco dell’Ariston una personalissima versione di “Penso Positivo” di Lorenzo Jovanotti. Esperimento più che riuscito.
Francesco Renga reinterpreta “Una ragione di più” insieme a Casadilego ma il risultato è un completo disastro. Arrivano, poi, gli Extraliscio che, insieme a Davide Toffolo e Peter Pichler, ci portano all’interno di una balera e, per un attimo, ci si dimentica quasi della guerra che stiamo combattendo.
Intensi ed esplosivi, i Måneskin ci regalano, insieme a Manuel Agnelli, un’inedita versione di “Amandoti” dei CCCP: una vera e propria bomba rock. Random, invece, condivide il palco con i The Kolors e canta “Ragazzo Fortunato” ma, parafrasando la canzone, “di dieci cose fatte glien’è riuscita mezza”.
Raffinato ed elegante, Willie Peyote duetta sulle note di “Giudizi Universali” con Samuele Bersani mentre Ghemon, coi Neri per Caso, dà vita ad un’esibizione semplice, diretta ed efficace. Sorprendente anche la performance de La Rappresentante di Lista che condivide il palco con Donatella Rettore e si mostra ancora più grintosa.
Arisa sceglie di omaggiare Pino Daniele e, con al suo fianco Michele Bravi, propone un’intima e delicata versione di “Quando”. Madame, invece, si confronta con Adriano Celentano e porta sul palco di Sanremo 2021 un vero e proprio mini-spettacolo sulle note di “Prisencolinensinainciusol”.
Una menzione speciale va, infine, a Lo Stato Sociale per aver acceso, ancora una volta, i riflettori sull’importante tema dei lavoratori del mondo dello spettacolo e ad Ermal Meta per un’esibizione intensa, emotivamente coinvolgente e ben calibrata sulle note di “Caruso”.
CLASSIFICA|ORCHESTRA
Ermal Meta
Orietta Berti
Extraliscio feat. Davide Toffolo
Willie Peyote
Arisa
Måneskin
Annalisa
MAx Gazzè & la Trifluoperazina Monstery Band
La Rappresentante di Lista
Ghemon
Lo Stato Sociale
Gaia
Irama
Colapesce Dimartino
Fulminacci
Malika Ayane
Noemi
Madame
Francesco Renga
Fasma
Francesca Michielin & Fedez
Aiello
Bugo
Gio Evan
Random
Coma_Cose