SANT’ANGELO MUXSARO – A Sant’Angelo Muxaro, con la presentazione del libro “L’impronta della Penisola Iberica nell’Età del Bronzo Siciliano” della palermitana Francesca Mercadante, si torna a parlare di archeologia, di monumenti antichi, di cultura.
L’evento, svoltosi nell’aula consiliare del Comune, ieri giovedì 17 aprile alle ore 17,30, ha richiamato numeroso e qualificato pubblico. L’intervento dell’autrice è stato introdotto dal Sindaco Angelo Tirrito, dal responsabile scientifico del locale Museo Archeologico Ignazio Alessi e da Pierfilippo Spoto, noto operatore del turismo esperienziale della Val di Kam.
L’autrice applauditissima dal numeroso e attento pubblico, ha definito il suo “un libro bianco” sugli intensi rapporti tra le culture pre-protostoriche della Sicilia e della Penisola Iberica.
Un excursus storico-archeologico affascinante, il tentativo di penetrare nel mistero di un passato di due millenni di contatti e di apporti artistico-culturali dalla Penisola Iberica alla Sicilia, dall’età del rame all’età del bronzo e del ferro.
“La cultura e l’arte giungono a noi – sostiene la Mercadante – non solo da Oriente, da Creta, da Cipro, dalla Grecia, ma anche e in modo consistente, da Spagna e Portogallo”.Cosa già nota a studiosi e archeologi, ma che ora, questo prezioso volume, amplia pubblicando foto di reperti di elevata fattura, offrendo alla scienza nuovi spunti per approfondire e meglio definire una questione a torto trascurata.
Allorché l’autrice ha illustrato le numerose pagine dedicate, nel suo libro, alla vasta e importantissima area archeologica di Sant’Angelo Muxaro soffermandosi sui preziosi e notissimi ori (anelli-sigillo e coppe) e sulle probabili influenze iberiche nelle loro raffigurazioni, l’attenzione è sfociata nell’entusiasmo.
A Sant’Angelo Muxaro è palpabile l’orgoglio della sua gente per un patrimonio archeo-culturale tra i più rilevanti di tutta l’area mediterranea.