ISOLA D’ELBA – E’ stata ritrovata dopo ricerche di oltre 24 ore Marina Paola Micalizio, la donna scomparsa da ieri all’Isola d’Elba e figlia dell’ex-super poliziotto Pippo Micalizio che negli anni ’80 e ’90 indagò sulle infiltrazioni di mafia e ‘ndrangheta al nord. La donna, riferiscono fonti della Polizia è viva ed è stata rintracciata, infreddolita, vicino agli scogli, nella zona di Procchio (Livorno). La zona rocciosa marina in cui è stata trovata è molto impervia ed è la stessa area, non molto distante, del punto del ritrovamento del suo cane, morto, forse per annegamento. Dopo averla individuata, la donna è stata evacuata via mare con una imbarcazione, proprio per la difficoltà a recuperarla via terra. Poi, dalla spiaggia di Procchio è stata portata con un’ambulanza del 118 all’ospedale dell’isola, a Portoferraio per valutare le sue condizioni cliniche e prestarle eventuali cure. In questa fase sono completamente da accertare i motivi per cui la donna sarebbe rimasta dispersa per oltre un giorno e come sia finita in fondo agli scogli in un punto poco visibile anche dall’alto. La donna si era allontanata con il cane. Sugli scogli vicino a Procchio stamani è stato trovato l’animale morto, il guinzaglio era impigliato tra le rocce. Vicino c’era il cellulare della scomparsa. La coppia risulta residente a Milano ed è in vacanza all’isola d’Elba. Il soccorso viene classificato come un allontanamento volontario poiché non ci sono elementi per dubitare del contrario. Riguardo al cane, secondo prime ipotesi sarebbe morto per annegamento, forse è finito in acqua dalle rocce nello stesso punto dove alla sua padrona è cascato il cellulare sulla spiaggia. Il telefono è stato trovato a breve distanza dalla carcassa del cane, che probabilmente potrebbe essere sottoposta ad accertamenti veterinari e scientifici. Le ricerche della 48enne scomparsa sono state svolte con squadre di terra, con i vigili del fuoco e associazioni di volontariato del soccorso di protezione civile, e squadre a mare con personale della capitaneria di porto. In sorvolo un elicottero e un drone dei pompieri, che sono intervenuti pure con squadre cinofile. Intervenuti anche i sommozzatori. Le ricerche sono state coordinate dalla prefettura di Livorno. Sul posto ha agito personale specializzato in operazioni di topografia applicata al soccorso. Pippo Micalizio, morto nel 2005, si guadagnò nel tempo l’appellativo giornalistico di ”superpoliziotto” per via delle prime grandi maxi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al Nord , da lui dirette a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Promosso a Roma, venne nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia) e diventò numero uno dei Servizi centrali antidroga. Nel 2001, uomo di fiducia del Viminale, venne inviato a Genova come ispettore per gestire le indagini post G8 sull’irruzione di poliziotti e carabinieri nella scuola Diaz e i fatti controversi nella caserma di Bolzaneto. L’11 luglio del 2003, su proposta dell’allora ministro dell’Interno Beppe Pisanu, venne nominato prefetto collocato fuori ruolo presso la presidenza del Consiglio. Di rilievo l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica, conferitagli nell’ottobre del 1994 su iniziativa dell’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro. La famiglia Micalizio aveva una villa all’isola d’Elba dove la donna scomparsa trascorreva le vacanze estive.