Lentini. Una lunga lettera per ringraziare il direttivo per la collaborazione nello svolgimento del servizio. Così per il primo spingitore della vara di Sant’Alfio, Enzo Cottone, si conclude il mandato dei tre anni con l’associazione dei Devoti spingitori della Vara. Ma continua l’impegno nel servire la chiesa e far parte attivamente della “famiglia” dei devoti.
L’associazione per il prossimo anno pertanto sarà retta da un quadrunvirato di coordinamento, composto da Salvatore Ossino, Enzo Cottone, Giancarlo Manoli e Salvatore Ventura, mentre i componenti del consiglio direttivo decaduto collaboreranno col quadrunvirato.
Compito del nuovo organismo sarà quello di traghettare l’associazione verso una nuova fase elettiva per ripristinare le condizioni di normalità amministrativa entro il 31 maggio 2022, quando saranno indette nuove elezioni.
“In chiusura del mio mandato – ha scritto in una lunga lettera il primo spingitore, Enzo Cottone – mi preme ringraziare i confratelli per la fiducia e l’affetto dimostratomi. Un caro, nostalgico pensiero non può non andare ai nostri fratelli che in questi anni hanno raggiunto la casa del Padre. Tra tante attività svolte nel corso dei trentasette anni di vita della nostra amata famiglia, ciò che mi inorgoglisce è il fatto che l’associazione ha saputo sempre migliorarsi, aggiungendo al servizio prettamente legato ai giorni di festa, incontri di preghiera, catechesi di fratellanza e l’aiuto al fratello bisognoso, affiancando il Volontariato Vincenziano che opera nella nostra parrocchia e dimostrando ancora una volta che solo dalla collaborazione con tutte le componenti della comunità parrocchiale è possibile realizzare il “miracolo del servizio al fratello”.
L’associazione “Devoti spingitori della vara di Sant’Alfio” nasce nel 1984 ad opera di Elio Cardillo, primo spingitore nonché fondatore, che ha voluto creare questo organismo per imprimere alla festività un significato diverso.
“Sebbene – continua Cottone – volge al termine la mia esperienza come primo spingitore, è mia ferma intenzione rispettare per il resto della mia vita quella promessa fatta sull’altare anni addietro, cioè di fare parte attivamente di questa famiglia e servire la chiesa, seguendo le orme dei nostri amati Santi fratelli verso il cammino che porta a colui che è vera Speranza di vita”.