SIRACUSA – A conclusione della prima fase per la candidatura di Siracusa a “Capitale italiana della Cultura” nel 2024, anche il gruppo del MoVimento 5 Stelle Siracusa ha presentato proposte che insieme alle altre pervenute da parte di tutti i rappresentanti interessati della città, saranno raccolte in un dossier che domani verrà pubblicato dal Comune di Siracusa.
“Abbiamo presentato – riferiscono dal gruppo locale del M5S Siracusa – una serie di spunti e di idee progettuali da far confluire nel dossier finale, ovvero: ripristino e rigenerazione di immobili comunali poco valorizzati; idee per una nuova gestione del Teatro comunale; recupero e valorizzazione del patrimonio dell’INDA; creazione di un “brand Archimede”; recupero e adattamento di nuovi spazi verdi urbani; eventi legati all’energia, all’ecologia e all’innovazione green; valorizzazione dei circuiti di antichi mulini, palmenti, frantoi, tonnare e saline della città e del territorio; riconsiderazione del tracciato del Galermi e del bene-acqua nei secoli”. Le proposte presentate sono il frutto del confronto e degli incontri che il Movimento 5 stelle Siracusa ha promosso nelle scorse settimane insieme ai cittadini e i parlamentari siracusani Stefano Zito e Paolo Ficara, dando un contributo per le idee da presentare al comune di Siracusa. “Sarebbe stato opportuno – proseguono – effettuare più riunioni, più tavoli tecnici, più confronti diretti ma, probabilmente, il tempo a disposizione è stato poco per tutti e si è iniziato con abbondante ritardo. Nella speranza, ovviamente, della vittoria finale della nostra città, ci auguriamo che nelle prossime fasi di realizzazione delle idee progettuali, nel momento in cui si passerà dalla teoria alla pratica, siano messe concretamente le idee di tutti i cittadini a confronto, coinvolgendoli attivamente nell’attuazione, affinché “Capitale della cultura” non resti soltanto un’etichetta ma sia motivo di uno sviluppo del territorio guardando a lungo termine, fatto di progetti sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, durevoli nel tempo e fattore di crescita culturale e sociale della popolazione siracusana”.