SIRACUSA – Rischio blocco per tutte le attività forestali nelle province siciliane. L’allarme arriva da Ust e Fai Cisl Ragusa Siracusa che, raccogliendo i timori lanciati dai vertici sindacali regionali, evidenziano i rischi per i lavoratori delle due province del sud est. «Sino a martedì scorso c’erano rassicurazioni sul completamento regolare delle attività per il 2018 – ricordano Paolo Sanzaro, segretario generale della Ust, e Sergio Cutrale, segretario generale territoriale della Fai Cisl – invece, proprio ieri, si è appreso che il Direttore Generale dello Sviluppo Rurale, ritenendo l’atto privo di efficacia, starebbe predisponendo una nota per sospendere tutte le attività. È una situazione incredibile – aggiungono Sanzaro e Cutrale – che rischia di non far completare le giornate dovute ai lavoratori 78isti. Una ulteriore mortificazione per questo settore, alla dignità di questi operai e alle loro famiglie. Questi lavoratori, in questo momento di grande emergenza dopo le alluvioni che hanno provocato danni in più parti della Sicilia, potrebbero essere impiegati per il recupero di queste aree.» La vicenda forestali si aggiunge alla sospensione delle garanzie occupazionali per i lavoratori dei Consorzi di Bonifica della Sicilia orientale. «A Ragusa sono arrivate a dieci le mensilità non pagate – concludono Paolo Sanzaro e Sergio Cutrale – Una vera tragedia sociale che dura da troppo tempo con l’indifferenza del Governo, sollecitato tantissime volte ma attento solo a fare dichiarazioni e null’altro».