SIRACUSA – Ancora una volta vengono diffuse notizie giornalistiche sulla emergenza Coronavirus del tutto infondate creando volutamente un ingiustificato allarme sociale e gettando discredito nei confronti della Pubblica amministrazione per ragioni adonistiche che ci sembra inutile commentare ma certamente biasimabili» così in una nota Salvatore Lucio Ficarra, direttore generale Asp Siracusa. «Ciò soprattutto quando si attacca chi ogni giorno lavora per contrastare il Coronavirus ed oggi per contrastarne gli effetti collaterali tra cui, appunto, quelli adonistici. Basterebbe osservare che alcune domande poste sono solo frutto di inutile retorica e che dalla semplice lettura degli atti aziendali puntualmente pubblicati potrebbero trovare risposta. Ma questo attiene alla correttezza e alla capacità di studio non sempre presi a riferimento da alcuni. Diversamente opinando, non sarebbe comprensibile come si può inquadrare l’informazione pubblica in un chiacchiericcio di corridoio (eventuali diatribe tra dirigenti peraltro, se vere, sarebbero fisiologiche in una organizzazione complessa che chi scrive dovrebbe conoscere) piuttosto che, in primo luogo, nella declinazione di numeri sui malati da Covid-19 che hanno dell’incredibile. «Eppure, attraverso i dati diffusi dalla Regione Siciliana e dalla Protezione Civile o anche attraverso il sito dell’Asp di Siracusa, dalla VI Commissione all’A.R.S. ma anche da Testate giornalistiche di primo rilievo o semplicemente dall’Albo Pretorio aziendale (istituito da anni per legge) il distratto commentatore avrebbe potuto con poco sforzo apprendere quanto si è fatto a Siracusa in materia di Covid-19. «Un esempio per tutti il palese errore (forse voluto?) sul numero delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) istituite non in numero di 5 come falsamente affermato, né di 8 previste per 400 mila abitanti, avendo l’Asp di Siracusa istituito ben 10 USCA di cui una H 24 (che vale per 2) con la USCA scolastica e la recente istituzione dell’USCAI per l’Area industriale grazie al protocollo tra la Regione Siciliana, l’Azienda e Confindustria. Bastava consultare l’Albo Pretorio e fare una semplice addizione. I reparti Covid attivati in provincia di Siracusa hanno consentito – e ci auguriamo lo consentiranno anche in futuro – di accogliere tutti i pazienti positivi sintomatici che hanno avuto bisogno di ricovero sino ad oggi, ospitando anche pazienti di altre province da cui piuttosto ne abbiamo accolti. E i giornali (bastava leggerli) non hanno fatto mistero della dislocazione dei reparti Covid nei presidi ospedalieri dell’Azienda in cui lavorano centinaia di persone. E’ di qualche giorno fa un articolo su un quotidiano regionale (La Sicilia) che ha indicato i modelli organizzativi di tutte le Asp siciliane compresa quella di Siracusa» prosegue Ficarra. «La pubblicità dei dati sull’emergenza Coronavirus viene esitata secondo le regole vigenti dagli Enti sovraordinati quali Regione Siciliana e Dipartimento nazionale di Protezione civile che giornalmente, attraverso la pubblicazione di bollettini, condivisi dall’Azienda nella propria pagina istituzionale social, mettono a conoscenza la popolazione sull’andamento della pandemia. Giornalmente, inoltre, Prefettura, Forze dell’Ordine, sindaci dei 21 comuni della provincia, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, e settimanalmente Procura della Repubblica di Catania, come da disposizioni assessoriali, vengono aggiornati dall’Asp di Siracusa sui numeri e sui soggetti in isolamento domiciliare.
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- Siracusa. Asp Ficarra: «Le fake news sul coronavirus sono immorali»