Siracusa, Coronavirus:  Dopo la puntata su Report la città chiede le dimissioni dei vertici Asp: parte la petizione  sul web

Siracusa, Coronavirus: Dopo la puntata su Report la città chiede le dimissioni dei vertici Asp: parte la petizione sul web

SIRACUSA – “Chiediamo che vengano rimossi immediatamente il direttore generale e il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Siracusa”. Così la città di Siracusa ha risposto al servizio di ieri sera su Report su Rai tre.
Il caso Rizzuto, i tanti casi di contagi da Coronavirus nell’ambito dei beni culturali, la mancanza di dispositivi di sicurezza all’interno degli ospedali, i contagi tra medici e tanto altro: un decalogo di tutte le cose da non fare. Questo, in estrema sintesi, il contenuto del servizio che ha suscitati l’ira di una città intera che oggi ha deciso di reagire.
Un servizio-denuncia che ha raccontato dei ritardi nell’individuazione del Cpvid 19 nel direttore del Parco Archeologico, Calogero Rizzuto. E’ stato il figlio a raccontare nei dettagli l’agonia del padre, morto a 65 anni.
Ma tanti gli argomenti al vaglio della tv della Rai. La carenza di reagenti, il laboratorio dell’Ospedale non ancora attivo (fattore che crea estremi ritardi nelle analisi dei tamponi). “Abbiamo riscontrato guardando la puntata di lunedì 6 aprile del programma Report che a Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia. – si legge sulla petizione pubblicata su Change.org – A Siracusa quanto visto su Report non tranquillizza i cittadini siracusani e da un’immagine del sistema sanitario siracusano al quanto deficitario. Avevamo un mese di vantaggio sui contagi e non è servito per porre in essere le migliori soluzioni che avrebbero consentito di limitarli almeno nel nostro territorio. Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno”.

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