SIRACUSA – Pasqua a Siracusa e nell’intera Arcidiocesi a porte chiuse: l’annuncio arriva direttamente dal’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo. “Come già annunciato, i riti della Settimana Santa di quest’anno subiranno inevitabili modifiche- La Congregazione per il Culto Divino, la Conferenza Episcopale Italiana e la Conferenza Episcopale Siciliana hanno fornito una serie di prescrizioni”.
Si comincia con la Settimana Santa
“Tutte le celebrazioni della Settimana Santa (dalla Messa della Domenica delle Palme alla Messa della Pasqua di Resurrezione) avverranno in assenza di popolo e all’interno degli edifici sacri.Nei limiti del possibile, sia presente un diacono, un lettore e un cantore; al di fuori delle celebrazioni, se sono garantite le prescrizioni sanitarie, le chiese possono restare aperte. Non si organizzino celebrazioni penitenziali, adorazioni della Croce o del SS.mo o Via Crucis (quest’ultima potrà essere trasmessa via web da quei parroci che optano per tale soluzione);
Le indicazioni
La Domenica delle Palme sarà celebrata secondo la forma “Messa del giorno” utilizzando la “Terza forma” prevista dal Messale (ingresso semplice). Il segno degli ulivi benedetti potrà essere mantenuto trasferendolo alla prima celebrazione domenicale che si terrà ad emergenza sanitaria cessata: potrà essere il segno del ringraziamento e della cessazione della sofferenza (Gn 8,11);
la Messa Crismale viene rinviata a data da destinarsi. Questo appuntamento, cessata l’emergenza, ci offrirà l’occasione di ritrovarci insieme al nostro Arcivescovo per celebrare l’Eucarestia. Per la benedizione dell’olio da utilizzare per l’Unzione degli infermi si rinvia a quanto previsto dal rito in caso di vera necessità (vd al n. 21 delle Premesse).
Nella celebrazione della Messa in Coena Domini (Giovedi Santo) si sopprime la lavanda dei piedi (comunque facoltativa) e non si fanno seguire né la processione né la reposizione del Ss.mo (che viene riposto nel tabernacolo); nel Venerdì Santo si celebri l’azione liturgica come da Libri liturgici. Alla preghiera universale venga aggiunta la colletta che troverete allegata alla presente comunicazione. L’adorazione della Croce avverrà con il bacio limitato al solo celebrante. Nelle chiese parrocchiali che restano aperte (secondo le ormai note prescrizioni sanitarie) si può esporre la Croce ponendola in posizione tale da non consentirne il bacio;
Sabato Santo
la Veglia Pasquale si celebri esclusivamente nella Cattedrale e nelle Chiese parrocchiali,come da Messale e attenendosi alle seguenti prescrizioni:a celebrazione deve avvenire esclusivamente all’interno degli edifici sacri; si ometta l’accensione del fuoco; si accenda il cero e senza processione si continui con il preconio; della liturgia battesimale si mantenga solamente il rinnovo delle promesse battesimali; Le manifestazioni che tradizionalmente si svolgono durante la Settimana Santa, in particolare quella del Cristo morto o della Scisa ‘a Crucidel Venerdì, secondo il prudente giudizio dei parroci o dei sacerdoti rettori di chiese e l’autorizzazione dell’Arcivescovo, potranno tenersi il 14 settembre, Festa dell’Esaltazione della Croce.”.