“Crisi Enti Locali – opportunità e soluzioni per dipendenti e cittadini”. Questo il tema del convegno organizzato dalla Ust Cisl Ragusa Siracusa e dalla Cisl-Fp Ragusa Siracusa nel corso del quale sono stati accesi i riflettori su un tema che riguarda l’intera comunità, dipendenti e cittadini insieme. La Cisl ha messo assieme sindaci, commissari dei Liberi Consorzi, tecnici, gli stessi lavoratori, per ascoltare le diverse letture di un problema che mette a rischio la tenuta di molti centri del nostro territorio, la stabilità occupazionale ed economica di tanti lavoratori, per non parlare degli stessi servizi da garantire ad ogni cittadino.
“Più di 250 mila persone nella provincia di Siracusa e Ragusa – ha detto il segretario generale della Cisl Fp territoriale, Daniele Passanisi – vivono con lo spettro di una mannaia che si allunga sulla loro testa a causa del blocco di una serie di servizi tipicamente erogati dai Comuni; dagli asili nido all’assistenza a disabili e anziani, e per il rischio di perdere il posto di lavoro, passando per il tunnel della mobilità. Si tratta di una popolazione agonizzante che risiede in enti locali in dissesto finanziario o pre-dissesto”.
Sono realtà come Acate (nel Ragusano) e Augusta, Cassaro e Lentini in provincia di Siracusa ad aver dichiarato il dissesto. In pre-dissesto, invece, oltre a Modica, Monterosso Almo, Pozzallo e Scicli nella provincia di Ragusa, stessa sorte tocca ad Avola, Pachino e Rosolini sul versante siracusano.
“È opportuno – ha aggiunto Passanisi – mettere al centro dell’agenda il riordino dei servizi e delle funzioni, ripristinando l’Osservatorio sugli enti di area vasta, previsto dalla legge regionale 15/2015 ed istituito purtroppo solo sulla carta. Poi bisogna eliminare il prelievo forzoso, la causa maggiore di questi mali, unitamente ad un serrato negoziato con il Governo nazionale sulle competenze relative alla tassazione locale e al contributo statale, indispensabili per il funzionamento di questi enti. C’è una congiuntura che ha portato alla crisi finanziaria dei Comuni, certificando il fallimento del federalismo fiscale che, nato con i migliori intenti relativi a principi di responsabilità di spesa e maggiore efficienza, si è trasformato sia in un vero e proprio salasso fiscale per i cittadini al quale, purtroppo, non è corrisposto una fornitura dei servizi di qualità, sempre più ridotti al lumicino; sia in una situazione sempre più drammatica per gli operatori delle cooperative, che, come sappiamo, sostituiscono i Comuni nel garantire il welfare socio-sanitario oggi sull’orlo del fallimento, perché non vengono pagati da anni; sia in un taglio delle piante organiche e anche delle retribuzioni accessorie, diventate ormai una chimera, che non vengono erogate dagli anni 2014/2015; sia in un sostenibile disagio dovuto alla ritardata erogazione degli stipendi”. E il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ha aggiunto: “Ci sono due aspetti che bisogna considerare in maniera attenta. Da una parte la diminuzione, di circa 600 milioni di euro in dieci anni, dei fondi che la Regione eroga ai Comuni. Di contro, a questo si aggiunge la grande difficoltà a recuperare i tributi. Un corto circuito che rischia, in pochi anni, di far saltare un sistema democratico incentrato sul Comune come governo di una comunità. Riteniamo, a questo punto che la politica, le forze sociali, il governo della Regione, diano insieme un segnale di svolta con un indirizzo ben preciso. Serve un equilibro, serve comprendere che l’ente locale è il fulcro della comunità; è il luogo dove si adottano strategie di sviluppo, si indirizzano interventi al servizio della qualità della vita di ogni singolo cittadino, dai bambini ai giovani, dai pensionati ad intere famiglie”. Uno spaccato drammatico quello riguardante la ex Provincia di Siracusa. In sala il commissario Floreno e molti lavoratori del Libero Consorzio. Una vicenda grottesca, figlia di una legge che, secondo Passanisi e Sanzaro, “ha generato un mostro”. Le azioni in campo, da parte della Cisl FP siciliana, sono state elencate dal segretario generale, Paolo Montera, che non ha mancato di sottolineare il forte impegno contro una crisi che intacca i cittadini insieme agli stessi dipendenti. Al telefono, da Palermo, l’assessore regionale delle Autonomie locali, Bernardette Grasso, che provato a rassicurare i presenti dicendo che il governo tende a tagliare l’articolo di legge che evita la mobilità dei dipendenti e che si sta cercando di recuperare, dallo Stato, il prelievo forzoso degli anni 2017, 2018 e 2019. Gigi Caracausi, segretario nazionale della Cisl Fp, intervenuto al posto di Maurizio Petriccioli trattenuto a Roma per un Esecutivo Cisl, ha messo in rilievo quali sono le azioni che il sindacato sta portando avanti a livello nazionale nei confronti del Governo allo scopo di fornire delle risposte all’altezza alle necessità dei territori perché non si corra il rischio, oggi purtroppo molto presente, dello stravolgimento e scompaginamento sociale.