Siracusa, Governare la transizione a livello locale , la Confartigianato a confronto

Siracusa, Governare la transizione a livello locale , la Confartigianato a confronto

SIRACUSA – Governare la transizione a livello locale sostenendo quella economia rigenerativa nel dna delle piccole e medie imprese artigiane. È un messaggio chiaro quello che esce dalla giornata di approfondimento che la Confartigianato Imprese Siracusa ha voluto dedicare alla sostenibilità ambientale ed economia circolare. All’Urban Center un approfondimento a tutto tondo grazie alla presenza del Governo regionale, di studiosi e tecnici dell’argomento, di funzionari del Microcredito. “Una giornata che rappresenta un patrimonio importante per la nostra organizzazione – ha sottolineato il segretario provinciale di Confartigianato Imprese Siracusa, Vincenzo Caschetto – Tutte le transizioni devono essere comprese per poter essere gestite con competenza e, soprattutto, passando attraverso la legalità”. A marcare l’esigenza di un ruolo attivo a livello locale è stato l’Ambasciatore Grammenos Mastrojeni, segretario aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo, in collegamento da Dubai durante una pausa dei lavori del COP28. “Bisogna lasciar esprimere ad ogni territorio il potenziale che ha senza rincorrere necessariamente il sistema economico globalizzato – ha detto il diplomatico – Nel nostro Paese stiamo costruendo una economia rigenerativa proprio perché abbiamo le capacità, le intelligenze e l’impegno del territorio”. Un percorso, quello proposto da Confartigianato, che ha voluto mettere insieme esperienze e progetti come detto nei loro interventi di saluto dal neo presidente provinciale, Ivano Valenti, e dal presidente regionale di Confartigianato Imprese Sicilia, Daniele La Porta. Proprio come quella sottolineata dal Comandante dell’Esercito in Sicilia, il generale Maurizio Angelo Scardino che ha testimoniato l’impegno della Difesa a favore della sostenibilità ad impatto zero per le strutture militari italiane. A rimarcare il ruolo centrale delle piccole e medie imprese anche il Procuratore Generale Militare presso la Corte di Cassazione, Maurizio Block, che ha sostenuto, con grande convinzione, che l’economia circolare deve essere alla portata degli artigiani. Un aspetto, questo, ripreso dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Eddy Tamaio, che, dopo avere sottolineato il rapporto di collaborazione e sinergia con Confartigianato, ha confermato una serie di finanziamenti decisi dalla Regione per il settore artigiano. Dai 38 milioni a disposizione dell’avviso “Più Artigianato”, al fondo strutturale di “Fare Impresa” fino al “Bonus Luce”. Agevolazioni per start up e approvvigionamenti per aziende giovani da sostenere su scala regionale. Il Presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, rilancia da Siracusa il ruolo dell’organizzazione sul tema della sostenibilità. “È un ambito al centro dei servizi che eroghiamo – ha detto – e porlo come argomento da approfondire con giornate come queste sottolinea la nostra responsabilità per un settore trainante dell’economia nazionale. Come artigiani vogliamo essere riconosciuti per la qualità e la unicità del nostro lavoro – ha aggiunto Granelli – Noi siamo produttori di quel Pil sociale che va oltre il profitto. Oltre l’80% degli immigrati vengono a lavorare dall’artigiano e nelle piccole imprese; un modo che consente di fare coesione sociale e tenere in vita territori altrimenti svuotati da certi mestieri. La Sicilia è un laboratorio naturale grazie alle sue caratteristiche e da qui può venire l’esempio per altre regioni – ha concluso il Presidente nazionale di Confartigianato – Abbiamo ovviamente bisogno delle Istituzioni perché questa sostenibilità sia percorribile dalle aziende sotto l’aspetto economico. Un rapporto pubblico privato che deve essere sempre più rinsaldato”. Il professore Antonello Pezzini, membro del Comitato Economico e Sociale Europeo, ha aperto i panel riservati alle relazioni degli esperti del settore. Il ruolo dell’artigianato e delle PMI nella rivoluzione energetica in atto è stato il filo conduttore. Pezzini si è soffermato sugli obiettivi del Green deal: ripensare le politiche per l’approvvigionamento di energia pulita in tutti i settori: industria, produzione e consumo, grandi infrastrutture, trasporti, prodotti alimentari, agricoltura, edilizia, tassazione, e prestazioni sociali; promuovere e sostenere la trasformazione digitale; agire sempre all’interno del Pilastro dei diritti sociali; emanare la Prima legge per il clima; fissazione del prezzo del carbonio in tutti gli aspetti dell’economia; meccanismo di adeguamento del carbonio nei prodotti alle frontiere. Il dottor Luciano Falqui, project manager nel settore energia e materiali innovativi, ha portato l’esperienza concreta di riutilizzo delle biomasse in Sicilia. Una serie di processi innovativi che serviranno alla nutracetica e alla farmaceutica. Le esperienze di Caltagirone e il progetto tutto siciliano da realizzare negli Stati Uniti sottolineano un futuro ormai avviato con grandi riscontri in materia di economia circolare. Sulla necessità dell’economia circolare e delle sue ricadute sulla riduzione delle emissioni globali, si è soffermata invece l’ingegnere Antonella Luciano, ricercatrice dell’ENEA divisione uso efficiente risorse. Un approfondimento per il settore delle costruzioni e alla valorizzazione degli scarti del settore agroindustriale; temi che l’ENEA sta approfondendo su scala nazionale. Dal palco dell’evento siracusano, infine, una proposta lanciata dal dottor Roberto Marta, dirigente dell’Ente Nazionale del Microcredito, al presidente nazionale Marco Granelli per aprire in ogni sede di Confartigianato uno sportello utile per gli artigiani che intendono accedere ad ulteriori economie per le loro attività o per nuovi progetti. “Una giornata proficua e che getta le basi per ulteriori incontri e approfondimenti – ha chiuso i lavori Vincenzo Caschetto – Siamo per le azioni concrete e proprio per questo operiamo sul territorio attivando sinergie e realizzando progetti ben definiti. Abbiamo studiato e approfondito il tema del riciclo di alcune sostanze, tra queste il litio estraibile da numerosi oggetti, e c’è già una multinazionale australiana pronta ad investire nella nostra zona industriale per creare un sito simile ad uno già operante in Germania. Parliamo di economia e posti di lavoro – ha concluso il segretario provinciale di Confartigianato Imprese Siracusa – Per questo siamo responsabilmente pronti a confrontarci con Istituzione e politica per generare economia circolare nel nostro territorio e migliorare la qualità della vita”.

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