SIRACUSA – L’organico del Comune di Siracusa ha subito nell’ultimo anno un forte ridimensionamento, cui si aggiungeranno altre uscite previste sia nel 2021 sia nel 2022 e note all’Amministrazione che attualmente governa la città. La riduzione del personale non è stata compensata dalle politiche del fabbisogno né lo sarà perché tutti siamo a conoscenza del fatto che le disposizioni legislative in materia di turn over non lo consentono. Qualche settimana addietro siamo già intervenuti sull’argomento citando in maniera esemplificativa il caso del Corpo di Polizia Municipale, dove le nuove assunzioni ostentate dall’Amministrazione attuale sono di fatto inferiori per numero rispetto alla quantità di agenti che di anno in anno lascia il servizio. La carenza di organico è una delle ragioni, tra le principali, della difficoltà dell’Amministrazione comunale nell’erogare i servizi e nel realizzare le opere che la cittadinanza si aspetta e si sarebbe aspettata in questi anni.
A rendere meno gravosa l’attività specifica degli uffici comunali, in un’Amministrazione lungimirante, sarebbe intervenuto il legittimo ricorso ad altre forme di apporto lavorativo come l’estensione del contratto di lavoro del personale a tempo parziale. Si tratta di una misura naturale di politica del personale, venuta meno a partire dall’uscita dalla Giunta Municipale dell’allora assessore al ramo Alessandra Furnari, cui si deve la delibera numero 159 del 30/09/2019, ultimo atto ragionevole dell’Amministrazione comunale sulla materia de quo. La cosa non ci sorprende.
Ad oggi, l’Amministrazione comunale dispone di 79 persone in categoria B con un monte orario di 27 ore, 21 persone in categoria B con un monte orario di 34 ore, 165 persone in categoria B con un monte orario di 33 ore e 2 persone in categoria A con un monte orario di 33 ore. Attraverso un intervento economico di circa 300 mila euro l’anno, l’Amministrazione comunale avrebbe portato tutta questa platea a 35 ore, rinforzando il sistema dei servizi offerti alla cittadinanza attraverso il loro lavoro, che si affianca e si sostituisce sempre di più a quello del restante personale del Comune di Siracusa.
A ciò si aggiungano le 14 unità lavorative del personale ex Sotis oggetto di intervento da parte della delibera 218 del 30/12/2019, con un monte ore part-time del 66,66% ovvero 24. Anche in questo caso, l’Amministrazione comunale avrebbe potuto portare questa platea a 35 ore con un ulteriore intervento economico di circa 100 mila euro.
Da dove avrebbe dovuto prendere queste risorse l’Amministrazione comunale? Dalle voci di risparmio che essa stessa ha dichiarato di avere all’atto dell’approvazione della Delibera numero 143 del 18/11/2020, che interveniva sul Piano del Fabbisogno del Personale 2020/2022, affermando di avere nel 2020 economie per cessazioni pari a 1.090.000,00 euro, nel 2021 economie ulteriori per cessazioni pari a 657.000,00 euro e nel 2022 altre ulteriori economie per cessazioni pari a 355.000,00 euro, quindi potendo tranquillamente portare a regime tutto il personale part-time fino a 35 ore, anche attraverso un intervento graduale, se solo lo avesse voluto.
Su questo aspetto, interviene anche un invito alla coerenza, che in politica è molto apprezzata da parte della pubblica opinione. A pagina 121 del Documento Unico di Programmazione 2020-2022, si legge infatti – tra gli obiettivi dichiarati dall’Amministrazione comunale – “incremento delle ore di lavoro al personale part time nei limiti delle disponibilità finanziarie”.
Per queste ragioni, il Movimento “Civico 4” esprime la propria solidarietà a tutto il personale part-time del Comune di Siracusa impegnato nella giornata del 15/04/2021 in un sit-in volto all’aumento delle ore di lavoro contrattuali, anche a fronte di reiterate richieste di incontro con l’attuale Amministrazione comunale che non hanno mai avuto seguito. Invita l’Amministrazione comunale a rivedere le proprie scelte al fine di rafforzare la preziosa attività lavorativa svolta oggi dalla platea dei 281 lavoratori part-time. Inserisce l’obiettivo del “full-time” pari alle 36 ore lavorative nell’ambito del programma amministrativo della prossima azione di governo cittadino.
Resta, infine, da approfondire la deliberazione numero 76 del 23 ottobre 2018 con cui il Consiglio comunale ha dato indirizzo all’Amministrazione comunale di stabilizzare i quattro lavoratori provenienti dal bacino degli ex art. 23 legge 67/88 che operano nel servizio di custodia armata presso il Palazzo di Giustizia. La delibera, approvata all’unanimità dai 27 consiglieri presenti, è ad oggi disattesa.