SIRACUSA – Con riferimento alle dichiarazioni di Marika Cirone divulgate alla stampa in ordine ad un avviso per responsabili di UOS/UOSD, interviene il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra: “Da circa tre anni continuiamo a compatire in religioso silenzio stravaganti affermazioni di “ex” di cui non conosco né la vita né le opere.
In particolare non credo che nessuno si ricordi cosa abbia fatto per la sanità, quali attrezzature abbia fatto finanziare, quali precari ha stabilizzato, per cosa e con quali successi si sia mossa per portare avanti il progetto del nuovo ospedale, cosa ha fatto per ridurre i disagi dei pazienti.
Eppure in democrazia giustamente a tutti è concesso il diritto di critica.
Ma il dubbio nasce spontaneo: o non conosce nulla della sanità o fa finta di non conoscere nulla.
Delle due l’una: ignoranza in buona fede o conoscenza in mala fede?
Infatti, sarebbe da chiedersi come mai una tale eminenza non si sia accorta che il mio predecessore, non certo nominato dall’attuale governatore, si fosse ben guardato dall’affidare gli incarichi dirigenziali e non (vedi posizioni organizzative del comparto da un ventennio mai affidate) a chi ne aveva diritto. E come mai non si è accorta che ciò aveva contribuito ad una dilagante mobilità passiva con refluenze più che negative sulla sanità di questo territorio.
E come mai non si è accorta che mancavano più di 40 primari e che si andava avanti a funzioni a tempo determinato; e come mai non si è accorta che non erano stati nominati i direttori dei Dipartimenti; e come mai non si è accorta che non era stato fatto un centimetro per sbloccare l’iter del nuovo ospedale.
Eppure erano tutte procedure che da anni le leggi e i CCNL di settore prevedevano (sic!).
È vero, definire queste procedure significa eliminare o ridurre il precariato e, quindi, la dipendenza dalla mala gestio e può dare fastidio a chi per anni se non l’ha creata ne ha tratto benefici.
Ma come diceva De Gasperi “politica vuol dire realizzare” e chi non la intende in questo senso è noto che viene relegato all’oblio politico”.