Siracusa, il movimento “Prossima Siracusa” chiede al sindaco Francesco Italia di approvare un ordine del giorno per la modifica delle politiche migratorie in Italia

Siracusa, il movimento “Prossima Siracusa” chiede al sindaco Francesco Italia di approvare un ordine del giorno per la modifica delle politiche migratorie in Italia

SIRACUSA – Il Comune di Siracusa approvi un ordine del giorno per contrastare gli effetti del decreto immigrazione e sicurezza sul territorio raccogliendo l’appello di ActionAid già condiviso dall’ANCI e sostenuto politicamente da Più Europa e Movimenta. La richiesta di “Prossima-La città delle persone” è affidata alla portavoce Valeria Troia che ricorda quanto già approvato dai consigli comunali di Bologna e Torino e dalle rispettive giunte. Il testo del Decreto legge – sottolinea la portavoce del movimento politico cittadino – modifica sostanzialmente la gestione delle politiche migratorie in Italia, peggiorando in maniera notevole la condizione dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Per questo chiediamo al Comune di Siracusa di pronunciarsi al più presto per fermare gli effetti negativi del decreto che rischiano di cadere sulle stesse economie dell’ente.” ActionAid ha infatti stimato in oltre 280 milioni di euro i costi che ricadranno sui servizi sociali e sanitari dei Comuni. L’iniziativa, sull’esempio di quanto hanno già fatto i Consigli comunali di Bologna e Torino, approvando due odg per chiedere la sospensione del Decreto immigrazione e sicurezza, – ricorda ancora Valeria Troia – vuole evitare che i cittadini stranieri siano ancora più esposti ai rischi della marginalità sociale, a scongiurare ricadute sugli enti locali dal punto di vista del peggioramento delle condizioni di accoglienza, e a salvaguardare i percorsi di integrazione strutturati nell’ambito dei centri SPRAR.” L’atto del Consiglio impegnerebbe la Giunta di Palazzo Vermexio a chiedere al Ministero dell’Interno e al Governo di sospendere “in via transitoria fino alla conclusione dell’iter parlamentare” gli effetti dell’applicazione del Decreto Legge Salvini e ad aprire un confronto con i Comuni italiani per valutare le ricadute concrete del provvedimento in termini economici, sociali e di sicurezza dei territori.

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