SIRACUSA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Siracusa per prendere parte, nel Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, ad una cerimonia commemorativa dedicata al suo storico fondatore e presidente, il professor M. Cherif Bassiouni, scomparso lo scorso anno a Chicago all’età di 79 anni. La cerimonia è stata aperta con un messaggio di benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni, alle autorità e agli ospiti provenienti da tutto il mondo, tenuto dal presidente dell’Istituto Jean-François Thony – attuale procuratore generale della Corte d’Appello di Rennes. Sono interventuti ,oltre al presidente erano presenti Rosario Aitala, giudice della Corte penale Internazionale, Giovanni Maria Flick, Presidente onorario dell’Istituto e già Ministro della Giustizia, Paola Severino, vice presidente dell’Istituto e anche lei già Ministro della Giustizia, il sen. Emma Bonino, già Ministro degli Affari Esteri e John Vervaele, Presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale. Assente il presidente della Regione, Nello Musumeci. A rappresentare il governo siciliano l’assessore Roberto Lagalla. Prima dei loro interventi, il saluto del presidente dell’Istituto, Jean-Francois Thony: “L’Istituto ha perso la sua guida – ha detto ma conosce la strada da seguire per essere nel mondo produttori di pace e giustizia”.
Poi l’intervento del sindaco di Siracusa, Francesco Italia: “Bassiouni – ha detto il sindaco – è considerato come uno dei padri nobili del Diritto penale internazionale. Riuscire a far incontrare oltre 160 Paesi anche molto distanti per storie, principi e culture giuridiche fu uno sforzo enorme e mi rende orgoglioso il pensiero che una parte considerevole di quel lavoro fu fatto proprio a Siracusa attraverso le conferenze e gli incontri internazionali organizzati proprio all’Isisc”.
Tutti gli altri ospiti hanno riportato ricordi personali della conoscenza e del lavoro svolto fianco a fianco con Bassiouni, evidenziando il grande valore dei lasciti del padre fondatore dell’Istituto, due su tutti, l’Istituto stesso e la Corte penale internazionale. Da qui l’appello ad investire politicamente sulla giustizia penale internazionale senza tollerare più i crimini orrendi per garantire a tutti il rispetto dei diritti fondamentali, del diritto alla pace e alla sicurezza.
A fine cerimonia la scopertura della targa nella piazzetta antistante l’Istituto. Dietro le transenne tanti bambini ai quali il presidente Mattarella, in un fuori programma, si è avvicinato per un sorriso e una stretta di mano.