SIRACUSA – Degrado, sporcizia e incuria al cimitero di Siracusa. Una vicenda nota sollevata già da Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa, il quale denuncia un mancato investimento sulla struttura a fronte di ricavi importanti da parte del Comune. “La città di Siracusa conta oggi circa 120 mila abitanti. – analizza Michele Mangiafico – Secondo una stima fornita dall’ufficio dei servizi cimiteriali, le salme presenti complessivamente nei loculi, nelle cappelle e nei campi del cimitero sono circa 80 mila. Di queste, 11 mila sono state oggetto del lungo dibattito pubblico riguardante il rinnovo delle concessioni allo scadere dei venticinque anni. Un dibattito che, quantomeno, avrebbe dovuto conoscere la nobile finalità di un intervento sul Cimitero così come non si è mai visto”. A pagina 9 del Documento unico di programmazione al bilancio di previsione 2020 era scritto, tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale, “Rigenerazione del nostro cimitero per restituire dignità e sacralità al luogo delle nostre memorie più care”. Esattamente la stessa frase che era riportata a pagina 16 del D.u.p. allegato al bilancio del 2019. Non dubitiamo che le medesime parole siano riportate anche nel 2021, ancorché il D.u.p. – pur essendo citato – non viene allegato alla delibera 185/2020, pubblicata nell’albo pretorio on line. “Di contro, il cimitero di Siracusa è stato un luogo dal quale l’Amministrazione ha ricavato in 32 mesi circa 2,5 milioni di euro, investendo solo pochi spiccioli. La restituzione della dignità e della sacralità sono rimaste parole vuote.” – spiega l’ex vicepresidente del Consiglio comunale – “Le palazzine A e B, ovvero la zona dei cosiddetti “ex nuovi loculi”, versa in condizioni pietose. È stata già oggetto di un nostro sopralluogo e di un nostro intervento nel mese di settembre dell’anno scorso. A quattro mesi da quel dettagliato controllo, nessuna seria azione con idropulitrice ad alta temperatura. Appena il palliativo di un gruppo di ragazzi con scopa e paletta durante la Commemorazione dei Defunti.” Le condizioni delle tombe perimetrali, provenienti dal vecchio cimitero di via Torino e tra le più antiche, è pessima. Molte di queste ricordano figure nobiliari o personaggi storici della nostra città. “Al netto dell’assenza di eredi che curino lo stato di questi manufatti, – continua Mangiafico – va verificato l’onere dell’Amministrazione comunale rispetto all’importanza dei soggetti cui sono intitolati.” A titolo esemplificativo, in allegato la foto scattata sulla tomba perimetrale di un barone della nobile casata “Arezzo della Targia” che, oltre ad essere totalmente distrutta, è divenuta nel tempo luogo di approvvigionamento di cibo per i gatti del cimitero. “Sorprende il fatto che l’Amministrazione comunale non abbia pubblicato l’avviso relativo ad una decina di cappelle su cui ha verificato da oltre un anno l’assenza di eredi e, quindi, la disponibilità a metterle all’asta. Si tratta di cappelle che permetterebbero introiti per circa duecento mila euro. – dice Mangiafico – Questa iniziativa permetterebbe di restituire decoro, grazie all’intervento dei privati interessati all’acquisto, rispetto a casi di manufatti in stato di grave degrado.”
“L’Amministrazione comunale non ha mai chiarito come ha speso i 2,5 milioni di euro incassati tra il 2019 e il 2020 dal rinnovo delle concessioni dei loculi e, dallo stato di salute del Cimitero di Siracusa, risulta evidente che non siano stati spesi sul cimitero. – accusa l’ex vicepresidente del Consiglio comunale – Sarebbe opportuno che, in questo caso, i 200 mila euro che potrebbero provenire dalla vendita delle cappelle fossero utilizzati per il cimitero stesso. Un esempio potrebbe essere quello della pulizia dei campi, che – com’è noto – è stato un tema recentemente sollevato da molte famiglie a causa della grave incuria dei campi stessi. Non si capisce come sia stato possibile che l’Amministrazione comunale abbia subito una riduzione dei servizi da parte della Tekra e, tra questi, quello dello spazzamento del cimitero. In questi giorni e in emergenza è intervenuta per la pulizia dei campi una delle ditte di supporto all’Amministrazione comunale (segnatamente la Util Service), che tuttavia non ha i mezzi che ha la ditta appaltatrice del servizio di igiene urbana. Anche in questo caso, quindi, si tratta di un palliativo per mettere momentaneamente a tacere le proteste di associazioni e familiari.” Ed ecco le proposte concrete che Mangiafico avanza all’Amministrazione comunale: a) pubblicazione dell’avviso per la vendita delle cappelle che si sono rese disponibili al cimitero; b) utilizzo delle risorse incassate dalla vendita per interventi urgenti di restituzione di dignità e sacralità al luogo delle nostre memorie più care così come da programma approvato dall’Amministrazione nel 2019, nel 2020 e nel 2021; c) istituzione di un capitolo di uscita nel bilancio per interventi sul cimitero in funzione del capitolo di entrata 5521 legato ai rinnovi delle concessioni in scadenza; d) progressivo restauro della parte monumentale e più antica del cimitero di concerto con la Sovrintendenza.