SIRACUSA – Sarà presentato mercoledì 27 marzo, alle 17, nella chiesa Sacra Famiglia in viale dei Comuni 14 a Siracusa, "La mafia dei pascoli'', il libro di Nuccio Anselmo e Giuseppe Antoci, con la prefazione di Gian Antonio Stella, edito da Rubbettino, che ricostruisce le infiltrazioni mafiose al Parco dei Nebrodi e racconta la lunga storia di Cosa nostra barcellonese. Insieme ad Anselmo e Antoci è prevista la presenza del prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi; dal magistrato e componente del CSM, Concetta Grillo; del questore di Siracusa Gabriella Ioppolo; di Giuseppe Scandurra della Rete nazionale antiracket per la legalità. L'incontro sarà moderato dal giornalista Alessandro Ricupero.
Ad aprire l'incontro sarà il parroco della chiesa Sacra Famiglia, don Claudio Magro, che ha ringraziato i due autori per avere scelto per la presentazione la sua chiesa, luogo di frontiera, aperta ad un territorio di periferia. Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra. Un business legale e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell'Unione Europea perfino attraverso "regolari" bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili. Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa 3 miliardi di euro potenziali negli ultimi dieci anni. E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia. Cosa nostra aveva decretato la sua morte. La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all'auto blindata e all'intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta. In questo libro Antoci racconta a Nuccio Anselmo la sua esperienza e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia. E per comprendere meglio il contesto Anselmo ha scritto anche della catena di omicidi ancora irrisolti avvenuti in quelle terre, di Cosa nostra barcellonese e dei Nebrodi, del primo grande processo contro il racket dei clan tortoriciani e delle dinamiche mafiose del territorio. Il saggio è già alla prima ristampa. Gli autori hanno deciso di destinare i loro diritti sul libro all'Associazione "Quarto Savona 15", dal nome in codice dell'auto blindata fatta saltare in aria a Capaci il 23 maggio del 1992 durante la strage che uccise Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta. "Quarto Savona 15" è nata su iniziativa di Tina Montinaro, moglie di Antonio, caposcorta del giudice.