Siracusa, la protesta dei turisti a Fontane Bianche:  il mare una vera “fogna”. Una vergogna villeggiare in una zona degradata.

Siracusa, la protesta dei turisti a Fontane Bianche: il mare una vera “fogna”. Una vergogna villeggiare in una zona degradata.

SIRACUSA – Una lunga spiaggia di sabbia finissima e dorata. Sorgenti d’acqua dolce e rocce imbiancate. Il mare trasparente, caldo, pescoso. I fondali rivestiti da praterie di Posidonia oceanica, la pianta marina che indica acque pulite e ricche di ossigeno. Sulla battigia, cumuli di posidonia strappata dalle mareggiate, oppure tappeti di spugne di mare, la base costituente delle dune. Alle spalle della spiaggia, gli apparati radicali di piante come la Carota spinosa, il Lentisco, l’Efedra fragile e il Fiordaliso delle spiagge stabilizzano le fragili dune e le difendono dall’erosione. A fine estate, passeggiando lungo la spiaggia, profumati fiori di Pancrazio marittimo si avvertono ancor prima di vederli. La spiaggia delimitata da un piccolo golfo sul quale gli unici edifici esistenti sono quelli di una tonnara seicentesca che fu proprietà anche del conte Cesare Gaetani e della famiglia Nicolaci. Era la spiaggia di Fontane Bianche che, oggi,è diventata la spiaggia della “fogna”, della “melma” a causa degli scarichi a mare delle abitazioni e degli Hotel e B&B che operano su quel bellissimo fazzoletto di spiagga invidiata da tutti. Nell’estate 2024, i turisti e visitatori che frequentano la spiaggia “bianca” si sono ritrovati, invece, in una zona immersa dalla spazzatura e con un mare sporco dove a gallegiare non c’è la poseidonia, ma la melma che proviene dagli scarichi a mare. Altro che mare blù, altro che spiaggia bianca. Oltre alla spiaggia sporca, al mare inquinato nessuno delle autorità è intervenuto. L’Arpa non ha mai effettuato nessun controllo, le forze dell’ordine, deputate al controllo, non hanno effettuato nessun servizio di salubrità della zona. In tutto questo ad aggravare la situazione ci sono i prezzi alle stelle. Un ombrello e due sdraio, 45 euro al giorno, immaginate anche per un single che per stare in spiaggia deve pagare 45 euro. Non solo i bagnati fortunati che ottengono l’ombrellone e la sdraio, scoprono, poi, che gli stessi lettini e l’ombrellone sono stati già venduti ad altri bagnanti. Quindi a conclusione due lettini e una sdraio producono un incassato giornaliero di 125 euro al giorno alla struttura. Una vera e propria vergogna. A denunciare la situazione una decina di turisti in vacanza sul litorale a sud della provincia di Siracusa, che avevano scelto di trascorre le vacanze a fontane bianche. I turisti hanno preso carta e penna ed hanno inviato un esposto al presidente della Regione Siciliana, al sindaco di Siracusa e all’assessore al Turismo. Nella missiva denunciano la sporcizia, l’odore nausebondo e l’inquinamento, sottolineando che non metteranno piede in Sicilia. Tra le segnalazioni inviate anche quella dell’assessore del Comune del Lago di Garda che è rientrato nella sua terra disgustato della bruttezza di un Isola belllissima, ma sporca, inquinata e salata (non è il sale, ma i prezzi alle stelle).

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