Siracusa, L’antico Arsenale di Siracusa ridotto ad un canneto, ricettacolo di immondizia e sfalci provenienti da lavori eseguiti negli anni precedenti

Siracusa, L’antico Arsenale di Siracusa ridotto ad un canneto, ricettacolo di immondizia e sfalci provenienti da lavori eseguiti negli anni precedenti

SIRACUSA – “L’antico Arsenale di Siracusa, voluto da Dionigi intorno al 404, che addirittura aveva costruito la propria abitazione accanto a questa struttura imponente per meglio controllare e seguire i lavori di realizzazione delle navi che dovevano servire a difesa della città e per dominare il Mediterraneo, è in uno stato di totale abbandono”.  Lo ha dichiarato l’ex parlamentare regionale  Vincenzo Vinciullo. Tutte le fonti storiche narrano che l’Arsenale era uno dei più grandi esistenti al mondo, vanto e orgoglio dei nostri antenati.Ma oggi, purtroppo, appare ai turisti, ma anche ai siracusani, ridotto ad un modestissimo canneto, tanto da rendere perfino impossibile vederne i resti.Oltre al canneto, ha proseguito Vinciullo, fanno bella mostra di sé sia gli sfalci lasciati negli anni precedenti, quanto l’immondizia lasciata dai soliti incivili che, non conoscendo la storia del luogo, lo utilizzano come discarica.Ricordo che ben due legislature fa, confermata anche nella scorsa, fu approvata una norma legislativa, a mia firma, con la quale i forestali dovevano essere utilizzati per pulire i nostri resti archeologici e monumentali.Perché ciò non è ancora avvenuto?Perché gli sfalci degli scorsi anni sono ancora vergognosamente lasciati abbandonati nel sito?E poi, ha concluso Vinciullo, qualcuno parla di Siracusa come città Capitale del Turismo e patrimonio mondiale dell’Umanità.Sarebbe il caso, invece, di attenzionare questo sito in quanto, nel caso in cui dovesse verificarsi un incendio, data la mole di sfalci ammucchiati, c’è il rischio che vengano coinvolte tanto le abitazioni limitrofe quanto le auto in transito e, quindi, sia per ragioni di sicurezza quanto di decoro, sarebbe il caso di intervenire immediatamente e ripulire il luogo, un tempo vanto per la città, oggi sicuramente motivo di vergogna.

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