SIRACUSA – Anche l’Asp di Siracusa, attraverso il Coordinamento Prevenzione e cura della violenza di genere con i servizi di Codice Rosa attivi nei Pronto soccorso degli ospedali della provincia, aderisce alla Giornata internazionale del 25 novembre dedicata alla eliminazione della violenza contro le donne con una ulteriore opera di sensibilizzazione rivolta a tutte le fasce della popolazione. “La violenza sulla donna – dichiara il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu – non è soltanto una tragedia intima ma un problema di salute pubblica che non si guarisce col tempo ma con l’aiuto di personale, servizi, strumenti e professionisti preparati per la cura e il sostegno delle vittime. I risultati raggiunti dall’Asp di Siracusa sino ad ora sono frutto di una consolidata sinergia tra Istituzioni e della efficacia della Rete che in provincia è stata costituita a partire dal protocollo d’intesa siglato nel 2014 alla Procura della Repubblica di Siracusa”. Quasi ogni giorno una vittima di violenza arriva al Pronto soccorso e almeno il 90 per cento delle donne maltrattate denuncia dimostrando fiducia nelle istituzioni. “Sono donne – aggiunge Adalgisa Cucè responsabile del Coordinamento – che restano sospese nel dolore fra nostalgia e speranza, fra illusione e attesa, sono bambini che assistono quotidianamente a scene di violenza tra le mura di casa e qualcuno le subisce direttamente. Da gennaio di quest’anno al 30 ottobre sono state 260 le vittime registrate nei pronto soccorso degli ospedali della provincia di Siracusa di cui 119 nel capoluogo, 48 ad Augusta, 36 ad Avola, 24 a Noto, 33 a Lentini e 2 sono le donne ammazzate nella nostra provincia nel 2018. Che una donna venga ammazzata ogni giorno in Italia è una tragica “normalità” a cui, purtroppo, ci stiamo abituando e, per proteggerci dalla paura e dal dolore, prendiamo le distanze immaginando tali eventi lontani dalla nostra vita e dalla nostra famiglia. I numeri descritti fino ad ora ci fanno capire che il fenomeno, invece, non è distante da noi se in questi ultimi 4 anni dall’attivazione del Codice Rosa negli ospedali della provincia oltre 800 persone hanno usufruito del servizio”. Il gruppo operativo Codice Rosa dell’Asp di Siracusa, costituito da medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, si muove in strettissima sinergia con le Forze dell’Ordine, con le Associazioni antiviolenza e la Magistratura. L’accoglienza alle vittime di violenza ha bisogno di attenzioni particolari e per tale ragione l’Azienda ha riservato una apposita “stanza rosa” al fine di creare le migliori condizioni di assistenza e di riservatezza alle vittime. Accanto alle azioni di assistenza a contrasto diretto della violenza e di cura nei percorsi di uscita l’Asp di Siracusa ha in corso, tra le molteplici iniziative, una attività di educazione secondo il metodo peer education (educazione tra pari) rivolta agli studenti delle scuole superiori. “Tale progetto – conclude Cucè – si prefigge di modificare le coscienze e i refusi educativi dei giovani che diventano educatori di se stessi, valorizzando in ciascuno il rispetto di se e dell’altro”.