SIRACUSA – “È possibile affrontare una guerra senza un esercito e senza armi? È possibile, privi di mezzi e risorse umane, sostenere addirittura più battaglie importanti su più fronti? Lascio ai concittadini la risposta a queste domande a fronte della retorica con cui l’Amministrazione comunale comunica attraverso gli organi di stampa la sua ferrea volontà di arginare almeno tre delle più gravi emergenze di ordine pubblico che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso”.
E’ questa la riflessione dell’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, in riferimento alla crisi sanitaria, all’escalation degli attentati intimidatori in città e al fenomeno delle discariche a cielo aperto. In tutti e tre i casi, l’Amministrazione comunale ha sempre asserito di stare dalla parte del controllo del territorio e della tutela dell’ordine, della salute, dell’ambiente. Tuttavia, queste battaglie non si combattono solo con le solidarietà e le ordinanze.
“A nulla servono – spiega Mangiafico – questi provvedimenti se non vengono declinati con gli atti concreti funzionali al controllo del territorio. Sto parlando, anzitutto, dell’organico del corpo di Polizia Municipale, assolutamente inadeguato rispetto alle necessità da affrontare, già prima della stessa pandemia, come affermato dallo stesso Comandante in occasione dell’attività ispettiva del giugno 2019. In data 11/06/2019 fu presentata da parte mia e dei colleghi Favara e Torres una interrogazione sul fabbisogno del personale e le criticità del corpo di polizia municipale cui risposero la d.ssa Maria Grazia Di Stefano (dirigente del Personale) con nota 5990/2019 e il dott. Enzo Miccoli (Comandante della P.M.) con nota 100905/2019. Per migliore comprensione dell’opinione pubblica, Le allego al presente comunicato per la stampa”.
Da parte di entrambi i dirigenti veniva rappresentata l’urgenza di almeno 40 nuovi ingressi nel corpo di Polizia Municipale, che comunque non avrebbero colmato il “gap” tra vigili in servizi e vigili in pianta organica, ovvero 121 (centoventuno) al 2019 per un totale auspicato di 245. Un “gap” numerico che si aggiunge a quello anagrafico (ovvero un’età media di 55 anni). Nonostante ciò, di fronte all’opportunità di un corposo investimento col piano del fabbisogno e con i successivi concorsi comunali, l’Amministrazione comunale che attualmente governa la città ha guardato altrove, lasciando al corpo di Polizia Municipale solo le briciole. Non dovrà sorprendersi se non riesce a controllare e sanzionare i comportamenti che generano il moltiplicarsi dei contagi, se le forze in campo per contrastare gli atti intimidatori alle attività commerciali sono insufficienti, se le micro-discariche continuano a proliferare deturpando l’ambiente in cui viviamo.
Il Piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi approvato dalla Giunta Municipale (delibera di Giunta numero 167) lo scorso 8 gennaio riferisce di 134 unità impegnate all’interno del corpo di Polizia Municipale. Di queste, sei non più in servizio nel 2021 e due a tempo determinato. Forze sostituite da un numero inferiore di risorse umane in base alle decisioni dell’Amministrazione comunale intraprese con i concorsi avviati. È evidente la mancanza di volontà politica, nei fatti, ad intervenire sul settore nevralgico proprio per il controllo del territorio.
C’è infine il grande rebus che discende dalla delibera di Giunta Municipale numero 166, dove – addirittura – si prevede nel 2021 di incassare dalle contravvenzioni la cifra stratosferica di 9 milioni e mezzo di euro (mai accaduto prima) che servirebbero (anche) al potenziamento dei mezzi in dotazione al corpo di polizia municipale, ma soprattutto, purtroppo, più ad esigenze meno urgenti per la città come quelle legate alla segnaletica, su cui l’Amministrazione comunale sta investendo in misura maggiore del controllo del territorio. “Insomma, – conclude Mangiafico – un quadro senza capo né coda su cui chiediamo all’Amministrazione comunale con urgenza: a) revisione del piano del fabbisogno del personale con integrazione di nuove unità per il corpo di polizia municipale; b) revisione delle previsioni di entrata con cifre più credibili; c) maggiori investimenti su videosorveglianza e strumenti per il controllo del territorio piuttosto che su quelli legati alla mobilità; d) coerenza tra le parole e i fatti.”