SIRACUSA – “Avevamo programmato per il 2020 una serie di iniziative e di proposte mirate allo sviluppo economico, sociale e culturale della Sicilia e del nostro territorio, sul modello di quanto presentato già negli anni precedenti attraverso gli eventi legati al progetto ReStart; la fatalità ma soprattutto un terribile virus ci hanno invece costretto a inseguire gli eventi e a lavorare per limitare i danni e gettare le basi per una ripresa oggi più che mai necessaria”. Questa in estrema sintesi la valutazione dell’anno appena trascorso secondo l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive. “Nonostante le evidenti difficoltà dovute alla pandemia di Covid-19 abbiano sostanzialmente condizionato gran parte dell’attività politica del 2020, è possibile delineare almeno quattro macroaree di intervento nelle quali, anche grazie al lavoro dei colleghi del gruppo ARS di Italia Viva, siamo riusciti ad ottenere importanti risultati.” “Sul fronte del sostegno alla cultura, dopo aver fatto approvare un contributo extra di 400 mila euro in due anni all’INDA in finanziaria, proprio nella parte iniziale dell’anno abbiamodato un significativo impulso per la risoluzione della crisi istituzionale tra la stessa INDA e il Parco Archeologico della Neapolis, trovando insieme una soluzione apprezzata da tutti, nonostante il tardivo intervento dell’allora assessore ad interim ai Beni Culturali Nello Musumeci.Ma senza dubbio l’evento culturale più importante dell’anno è stato il prestito del “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio al Mart di Rovereto. L’opacità e la mancanza di trasparenza dell’intera vicenda, più volte denunciata da ampia parte dell’opinione pubblica e dei rappresentanti della cultura siciliani, ha comunque portato ad un esito positivo del prestito con il ritorno dell’opera nella sua sede originale di Santa Lucia al Sepolcro. L’intera vicenda, per la quale abbiamo da sempre combattuto il metodo e non il merito, ha comunque dimostrato ancora una volta come il Governo Regionale abbia svolto l’imbarazzante ruolo di passivo esecutore dei voleri del curatore. I ringraziamenti invece vanno a S.E. il Prefetto di Siracusa per la garanzia sul ritorno dell’opera nei tempi stabiliti e alla Sovrintendenza per la celerità dei lavori eseguiti alla Borgata. L’impegno a favore delle imprese e delle attività produttive, da sempre al centro della nostra azione politica, ha avuto quest’anno un ulteriore momento di attenzione, dovuto alle oggettive difficoltà che il settore produttivo ha subito a causa della crisi economico-sanitaria. L’impegno per l’attuazione delle Zes e la creazione delle Zone Franche Doganali, nonché il lavoro per l’avvio delle Zone Franche Montane fermo tuttavia al Parlamento Nazionale, alla luce delle esigenze di ripartenza economica, assume adesso un significato ancora più importante, mentre le posizioni contro il sistema di monitoraggio Simage, il Piano dell’Aria regionale, bocciato dai giudici amministrativi nonostante la pervicacia della Regione, e in generale a sostegno di una politica industriale sostenibile e di una transizione energetica responsabile hanno dimostrato ancora una volta tutta l’inefficacia delle azioni del Governo in questo settore strategico.
Anche sul fronte dell’agricoltura e del rispetto del territorio non sono mancati interventi decisivi, sia dal fronte della richieste di estendere al settore le agevolazioni fiscali previste per gli altri comparti economici sia a sostegno dei problemi quotidiani degli agricoltori, quali la lotta al Malsecco degli agrumi, la tutela della frutta a guscio siciliana, la manutenzione del Canale Galermi, senza dimenticare l’approvazione della legge sulla pesca e la lotta agli incendi e all’inquinamento, con l’approvazione del DDL sul Plastic-Free.
Non abbiamo trascurato neppure il settore del turismo, forse il più danneggiato in assoluto dal covid, con la presentazione di numerose proposte per una fruizione sicura dell’Isola e delle sue attrazioni storico-culturali, anche grazie al continuo confronto con gli imprenditori e le associazioni di categoria.
L’attività parlamentare dedicata al sociale e al sostegno alla famiglia in questo 2020 è sfociata nell’approvazione del DDL avente per tema “Norme di contrasto al fenomeno della violenza di genere e misure di solidarietà agli orfani per crimini domestici” lo scorso maggio, seguito poi da un altro disegno di legge incentrato sulla necessità in Sicilia di garantire a tutte le donne l’applicabilità della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. L’impegno per il supporto delle scuole paritarie, la cui crisi interessa migliaia di famiglie, conferma poi l’obiettivo di Italia Viva verso una libera istruzione per tutti, anche in tempi di Covid.Insieme alla senatrice Annamaria Parente, nel corso dell’assemblea annuale è arrivata inoltre la nomina a coordinatore del cantiere di futuro di Italia Viva dedicato proprio alla famiglia.
Ovviamente però, gran parte dell’azione parlamentare nel 2020 è stato incentrato sul sistema sanitario in Sicilia e nello specifico sull’emergenza Covid-19, malattia causata da un virus che ha sconvolto il mondo e costretto la Sicilia, che certamente non partiva da una situazione invidiabile, a fare i conti con un ulteriore e pesantissimo elemento di crisi.Molteplici sono stati gli interventi in tal senso, sia al fine di stimolare e proporre soluzioni ai problemi che gradualmente venivano fuori, come l’esecuzione dei tamponi affidato inizialmente soltanto alle strutture pubbliche, sia per denunciare evidenti inadempienze e clamorosi errori nella gestione dell’emergenza, tanto da richiedere una specifica commissione d’indagine sulla sanità siciliana.
Ma oltre al Covid abbiamo affrontato anche il tema dei criteri di assegnazione delle guardie mediche, l’istituzione dello psicologo di base grazie alla presentazione di un apposito DDL e la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, con l’iter finalmente sbloccato grazie anche alla individuazione di una sede finalmente adatta.
L’emergenza coronavirus però non è soltanto sanitaria, ma anche economica e da questo punto di vista l’attenzione è stata massima, sia nel segnalare ogni eventuale possibilità di ristoro sia soprattutto nel provare a modificare, a volte senza successo come nel caso del Bonus Sicilia, gli interventi previsti dalla regione a sostegno degli imprenditori costretti alla chiusura. I nostri appelli al presidente Musumeci, incentrati sulla necessità di fare chiarezza tra i vari DPCM nazionali e regionali si sono scontrati spesso con l’arroganza del presidente che però ha dovuto in molti casi cambiare le decisioni prese senza alcuna concertazione né parlamentare né, fatto forse addirittura più grave, con i rappresentanti delle categorie che da quei provvedimenti erano colpiti.
Anche la fine del 2020 è stata decisamente problematica, con l’esercizio provvisorio spostato al 2021 e i provvedimenti d’urgenza approvati in fretta e furia, visto l’impegno del Governo nel rimpastino.
Tuttavia, senza essere questa volta troppo ottimisti, confido che nel 2021, grazie all’avvio della campagna vaccinale e alla presa di coscienza nella lotta contro questo virus, forse potremo cominciare a intravedere la luce in fondo al tunnel; un tunnel che però si conferma davvero lungo e tortuoso e che non può in nessun caso essere sottovalutato.