SIRACUSA – La stagione delle piogge torna a mettere a nudo tutti i problemi di deflusso delle acque piovane nel comprensorio di Villaggio Miano, che eredita responsabilità urbanistiche, aggravate dall’indolenza delle più recenti esperienze amministrative. Il Villaggio Miano così come oggi lo conosciamo è vittima dello stralcio del decreto Tepedino dell’estate del 1976 al Piano Regolatore del 1970, con la sola approvazione della porzione ad est della 114. La storia successiva ha dovuto prendere atto di ciò che l’abusivismo ha compiuto da sé, sfondando il valico della 114 e approfittando della pluridecennale assenza di un Piano Regolatore che dettasse le regole da seguire. Lungi dall’adoperarsi per rintracciare soluzioni a questa situazione di fatto, continua a mancare un “focus” specifico su una delle realtà che con maggiore urgenza sentono la necessità di un riordino urbanistico ed un importante investimento economico. Nell’estate 2019 il Villaggio Miano ha subìto gli effetti della negligenza dell’attuale Amministrazione comunale, con la dichiarazione di “irricevibilità” del progetto di mitigazione del rischio idrogeologico da parte della Regione a causa dell’assenza di una firma digitale, subendo un danno di oltre 6 milioni di euro. Solo ad ottobre 2020 l’ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico ha aggiudicato la progettazione esecutiva per il completamento del Canale di gronda. Invano, dal giugno 2018 al novembre 2019 abbiamo chiesto in Consiglio comunale un impegno concreto all’attuale Amministrazione che si traducesse nella risoluzione di una delle tante problematiche aperte a Villaggio Miano. Le principali cinque azioni da programmare e intraprendere per un “Progetto Villaggio Miano” restano ancora: a) la realizzazione di collettori pluviali che consentano il deflusso delle acque piovane dalle vie più critiche (esiste un progetto specifico relativo alle vie Madonie e Monti Peloritani); b) la realizzazione di canali di gronda a servizio di via Monti, viale Epipoli e delle strade limitrofe (anche in questo caso esiste una specifica progettazione); c) la manutenzione stradale e l’ammodernamento della via Monte Cervino; d) la manutenzione stradale delle vie Monte Rosa e Monte Bianco; e) la riqualificazione urbana di piazza San Francesco d’Assisi. Il “Progetto Villaggio Miano” non esaurisce le necessità del comprensorio. Numerose le segnalazioni ricevute in questi mesi e i sopralluoghi effettuati su situazioni specifiche che necessitano di capacità di visione, programmazione e intervento. Va programmato l’ampliamento del viale Epipoli da via Carlo Forlanini al Villaggio Miano. Vanno pianificati degli interventi di sistemazione in via Monte Genuardo e in via Monti Nebrodi. E’ necessario predisporre nel tempo un intervento di manutenzione in via Monviso. Non indietreggiamo rispetto alla determinazione con cui chiediamo all’attuale Amministrazione comunale un segnale concreto in questa zona della città, fermo restando che la ricostruzione e la regolamentazione del tessuto urbanistico di Villaggio Miano rappresenteranno una sfida per la Siracusa che verrà.