Siracusa, Mangiafico (Civico 4 – FdI): “degrado in città, piazza Luigi Leone Cuella sporca e abbandonata a due passi dal centro”

Siracusa, Mangiafico (Civico 4 – FdI): “degrado in città, piazza Luigi Leone Cuella sporca e abbandonata a due passi dal centro”

SIRACUSA – Versa nel degrado e nell’abbandono piazza Luigi Leone Cuella, in Borgata. Un piccolo angolo di grande valore per la storia della città di Siracusa.
Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 e componente di Fratelli d’Italia Siracusa, ripercorre la valenza e l’origine di quel luogo: “Luigi Leone Cuella nacque il 5 novembre 1860 a Siracusa da una famiglia benestante, in via Mastrarua (nella cosiddetta “casa dei liuni”, scherzo della sorte per un uomo cui fu dedicata la piazza antistante lo stadio dei “leoni” del Siracusa calcio), e morì povero e indigente il 18 ottobre 1938 presso l’ospedale civile della nostra città. Studiò giurisprudenza a Napoli. Divenne un avvocato illustre, ma anche un letterato e poeta e fondò diverse riviste (“Il Convivio”, “L’alba”) ne sostenne altre (“Aretusa”, “Il Tamburo”)”.
Tuttavia, l’opera umanitaria più importante della sua vita “e quella per cui ancora oggi – spiega Mangiafico – dovrebbe essere adeguatamente ricordato fu la donazione di un grande fondo agricolo ai concittadini per avere l’opportunità di insediare la propria residenza a fronte di un’isola di Ortigia che, al tempo, era divenuta ristretta per la sua popolazione: nacque così una porzione importante della Borgata. Fu il frutto di un piano di lottizzazione di 36 mila metri quadrati, divisi in dieci lotti e destinati soprattutto a contadini e pescatori a prezzi irrisori e pagamento a lungo periodo.”
La fontana situata in cima a una coppia di scale che salgono da via Piave, parte di una delle quattro grandi fontane pubbliche assegnate dal Comune alla società che gestisce il servizio idrico, è oggi in condizioni di grave degrado.
Progettata dall’architetto Raffaele Leone nel 1929 e completata nel 1932, insieme allo stadio e alla piazza, la fontana rappresenta un’opera storica.
Al di sotto della fontana si trova un magazzino, parte integrante del patrimonio pubblico comunale, che sarebbe utilizzato da un’associazione per l’allevamento di colombe.
“L’intera area entra di diritto nelle cartoline del degrado pubblico cittadino e delle gravi condizioni igienico-sanitarie in cui versa la città nelle mani del gruppo di potere che la sta “amministrando” (eufemismo). – afferma il leader del movimento – L’acqua accoglie periodicamente gli escrementi dei piccioni che stabilmente si trovano sopra la fontana. Attorno al cacatoio dei volatili, le scale testimoniano la presenza delle decine di deiezioni canine, lungo salite e discese invase da sterpaglie. Da mesi non c’è traccia delle aziende che hanno in appalto il verde pubblico e l’igiene urbana della città.”
Mangiafico, a nome del movimento, chiede interventi di rigenerazione immediati.

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