SIRACUSA – Dopo la prima esperienza vissuta lo scorso anno, in forma ridotta per le limitazioni dovute alla pandemia, anche quest’anno l’Ufficio diocesano per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport, promuove la Pasqua degli operatori del turismo.
“Sarà un modo per prepararci insieme alle prossime festività pasquali – spiega don Helenio Schettini, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport -. Presiederà la celebrazione eucaristica il nostro arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, che ci accoglierà nella Chiesa Cattedrale venerdì 8 alle ore 11.00“.
«Come comunità credente – ha detto mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa – possiamo dare il nostro contributo a questa nostra società desiderosa di rinascere. Lo possiamo dare testimoniando che l’unico tesoro che non è destinato a perire e che va comunicato alle generazioni future è l’amore, che deriva dalla fede nel Risorto, organizzando già da oggi la speranza, perché attraverso le tante forme di ospitalità e di turismo le persone possano trovare luoghi di guarigione».
L’Ufficio per la pastorale del Turismo ha promosso, in collaborazione con la sezione Musica Sacra dell’Ufficio liturgico diocesano e l’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di culto, anche quattro incontri tra preghiera, arte e concerti d’organo tra aprile e maggio dal titolo “Esulti il coro degli angeli“.
Primo appuntamento “Ecce panis angelorum“, domenica 24 aprile, alle ore 20.00, in Cattedrale con il maestro Giulio Mirto. Il concerto è realizzato in collaborazione con la società Kairos. Si prosegue domenica 8 maggio con “Sei Vergine fatta Chiesa“, concerto con il maestro Giulio Mirto alla chiesa del Carmine a Floridia. Domenica 22 maggio, sempre alle ore 20.00, “Surrexit Christus spes mea“: concerto di inaugurazione dell’organo con il maestro Diego Cannizzaro alla chiesa della Maddalena a Buccheri e presentazione dei lavori eseguiti dalla ditta Arte organaria di A&A Bovelacci. Infine domenica 29 maggio alle ore 20.00, nella chiesa Madre di Sortino “Mi chiameranno beata” con il maestro Giuseppe Intogna.