Siracusa, Piano formativo condiviso con i sindacati finalizzato all’occupabilità per le aziende metalmeccaniche di Confindustria Siracusa: saldatori e tubisti industriali da impiegare per la ripartenza

Siracusa, Piano formativo condiviso con i sindacati finalizzato all’occupabilità per le aziende metalmeccaniche di Confindustria Siracusa: saldatori e tubisti industriali da impiegare per la ripartenza

SIRACUSA – Grazie alla volontà delle aziende Irem, Sonim, Techimp e Irtis e all’impegno del Presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso, si è dato avvio a due Piani Formativi per i profili professionali di saldatori e tubisti industriali nell’ambito delle Politiche attive del Lavoro che favoriscono la crescita professionale e l’occupabilità dei lavoratori, utilizzando un contributo di Fondimpresa (Avviso 3/2019 – Politiche attive), in collaborazione con Confindustria Siracusa e le organizzazioni sindacali di categoria. Il progetto pilota prevede la formazione di 7 saldatori e 14 tubisti industriali e ieri sono iniziati i corsi coinvolgendo giovani inoccupati del territorio. Il training si svolgerà presso la Scuola di Saldatura di Contrada Bondifè e al termine della formazione verranno verificate e certificate le competenze dall’Istituto Italiano della Saldatura.
Alla fine del corso verranno assunti il 70% dei partecipanti. L’obiettivo è colmare il divario tra domanda ed offerta di figure specialistiche in ambito meccanico, mettendo a disposizione delle aziende associate a Confindustria Siracusa strumenti concreti per la formazione e riqualificazione professionale e contribuendo così a sostenere la vocazione industriale del territorio. Grande condivisione e apprezzamento hanno espresso i sindacati Fim, Fiom e Uilm, attraverso i rappresentanti provinciali, rispettivamente Pietro Nicastro, Antonio Recano e Santo Genovese, che hanno condiviso l’iniziativa insieme a Confindustria Siracusa. “Più si terranno agganciate le competenze alle esigenze delle imprese – hanno detto i tre rappresentanti dei sindacati metalmeccanici – maggiore sarà la spinta propulsiva per la produzione, per l’occupazione e dunque per il territorio. È urgente costruire un’anagrafe delle competenze, funzionale a focalizzare gli interventi formativi sulle reali necessità delle imprese e per avere un quadro aggiornato delle professionalità presenti nel mondo del lavoro e di quelle da ricollocare, colmando eventuali divari di competenze e incrociando domanda e offerta, fattore decisivo e urgente, in questa crisi”. “Sono soddisfatto, malgrado questa crisi da covid-19 che ha bloccato l’economia del territorio e dell’intera nazione, perché siamo riusciti a costruire e finalizzare il progetto formativo in tempo di crisi occupazionale: ciò acquista un grande valore e testimonia che le aziende non si arrendono, ma vogliono programmare il futuro delle loro attività assumendo manodopera specializzata” – ha dichiarato il Presidente Giovanni Musso. “Le aziende dovranno evolversi, dovranno adattarsi ad un contesto competitivo che sarà completamente mutato, caratterizzato da un nuovo sistema di produzione dove troveranno sicuramente spazio anche le aziende leader nei mercati storici”. “Continueremo – ha concluso il Presidente Musso – a progettare e realizzare corsi di formazione che rispondano alle esigenze delle imprese del settore dell’impiantistica industriale”.

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