SIRACUSA – I cambiamenti sociali possono generare stress e preoccupazione. Difficoltà che ciascuno di noi può affrontare potenziando le proprie risorse interne positive. La consapevolezza di sé stessi e la comprensione dei meccanismi della mente sono i punti di partenza per trasformare l’incertezza in forza. Il passo successivo è sviluppare quelle competenze che sono sempre più richieste nella nostra società: ascolto, inclusione, comunicazione, empatia. Saranno questi i temi al centro dell’iniziativa “Parlami ti ascolto: comunicazione e neuroscienza” organizzata a Siracusa dalla Fondazione Patrizio Paoletti, ente di ricerca e formazione in campo neuroscientifico e psicopedagogico, nell’ambito del percorso itinerante nazionale, unico nel suo genere, “Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità”. L’appuntamento è in programma venerdì 22 febbraio, dalle 16 alle 19, presso l’Urban Center (via Nino Bixio, 1), con registrazione dei partecipanti a partire dalle 15:30, e si svolge con il patrocinio del Comune di Siracusa. Dopo i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Siracusa Francesco Italia, l’incontro sarà tenuto da due referenti della Fondazione Patrizio Paoletti, Elena Perolfi, direttore dei progetti formativi eSandro Anella, docente dell’Alta scuola di Pedagogia del Terzo millennio. I formatori della Fondazione Paoletti spiegheranno quali sono i processi cerebrali che innescano il pregiudizio e come contrastarli per rendere la comunicazione e l’ascolto più efficaci. Saranno presentate semplici tecniche da utilizzare nella vita quotidiana per rafforzare le proprie capacità di esprimersi e di entrare in contatto con gli altri. Si parlerà inoltre dell’importanza delle emozioni come strumento per migliorare le relazioni e di come imparare ad essere empatici. “Attraverso questi incontri offriamo a ciascuno un’occasione di confronto e crescita personale. Quella dell’ascolto e inclusione è una delle tre emergenze educative odierne – spiega il presidente della Fondazione, Patrizio Paoletti –, accanto a quelle relative a giovani e futuro e costruzione interiore. A Siracusa saranno fornite nozioni sui processi di funzionamento cerebrale della comunicazione relazionale. L’inclusione è un processo neurologico e i contesti possono dirsi inclusivi solo se la consapevolezza dei singoli e delle comunità è adeguatamente sviluppata. Contrastando i pregiudizi e rendendo il proprio ascolto attivo si può ampliare la propria visione delle opportunità e vivere una vita più appagante”. “Ringrazio la Fondazione Paoletti – dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – per questa iniziativa e per la loro capacità di affrontare il tema del benessere sociale andando al cuore dei problemi e senza soffermarsi alle manifestazioni esteriori: è un approccio metodologico serio ma, purtroppo, poco praticato. L’attenzione della nostra amministrazione al tema dell’inclusione è nei fatti, ed è per tale ragione che abbiamo dato il patrocinio all’evento di venerdì. Noi non parliamo di ‘servizi sociali’ ma di ‘pari opportunità sociali’, una formula che evidenzia la nostra attenzione alla persona e non solo al problema, alle periferie umane e non solo alle periferie urbane. Il termine ‘inclusione’ è molto usato ma è difficile da declinare. È un problema che va affrontato certamente lavorando per l’escluso ma soprattutto lavorando su chi esclude. In questo un ruolo determinante svolgono la scuola e tutte le istituzioni educative”. L’evento è aperto alla partecipazione gratuita di tutti: si può prenotare telefonando al numero 06/8082599 o mandando un sms al 3938165974 (inserendo nome, cognome, età, professione) oppure collegandosi al sito fondazionepatriziopaoletti.org/prefigurareilfuturo/ e compilando un semplice form. L’iniziativa è stata presentata il 19 febbraio a Siracusa presso La Casa del libro Rosario Mascali, da Marilia Di Giovanni, proprietaria della storica libreria cittadina e coordinatrice regionale per la Sicilia del progetto “Prefigurare il futuro”, insieme al sindaco del Comune di Siracusa Francesco Italia e a Rita Gentile, vicepresidente dell’associazione AccoglieRete. Il tour nazionale è partito lo scorso novembre in Umbria e farà tappa nei prossimi mesi in altre regioni del centro-sud Italia, affrontando di volta in volta una delle tre emergenze educative: giovani e futuro (scuola e lavoro), ascolto e inclusione (promozione di processi comunicativi di pace), costruzione interiore(resilienza e superamento delle avversità). “Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità” è un progetto ideato da Patrizio Paoletti e realizzato gratuitamente dalla Fondazione omonima.