SIRACUSA – Presentato ieri il Rapporto conclusivo elaborato dal Tavolo di lavoro ECoC 2033 promosso da ReStart. Il documento integrale, dal titolo Capitale Europea della Cultura 2033. Siracusa, itinerari nel futuro, è scaricabile dal sito www.siracusa2033.it.
Hanno partecipato all’elaborazione oltre 40 esperti di diverse aree disciplinari: geografia, urbanistica, antropologia, storia dell’architettura, archeologia, storia dell’arte, economia della cultura; competenze professionali nell’ambito dei progetti territoriali e dell’innovazione urbana, città educative, patrimonio culturale e ambientale, progettazione culturale, comunicazione e design, finanza e fondi europei, Terzo Settore; operatori culturali di teatro, musica, arte urbana.
Il Rapporto restituisce le quattro fasi lungo le quali, per nove mesi, si è sviluppato il lavoro del Tavolo. Innanzitutto l’individuazione degli obiettivi strategici di sviluppo culturale (e non solo) della città, a seguire l’approfondimento sulla Visione di futuro per Siracusa e il suo territorio declinata in 6 dimensioni (missioni) strategiche e in 5 strumenti chiave. Infine alcuni elementi di fattibilità tecnico-economica con l’indicazione della roadmap che dovrebbe portare la città alla candidatura e in particolare la creazione di un soggetto proponente che possa raccogliere il testimone del Tavolo intestandosi, con un ampio coinvolgimento della città, il percorso di candidatura.
Il Rapporto contiene anche un ampio racconto delle esperienze delle ultime due città che sono state Capitali Europea della Cultura, La Valletta nel 2018 e Matera nel 2019.
“Sono certo che la città vorrà fare proprio il risultato di questo nostro lavoro, ampliandolo e arricchendolo, ma soprattutto che lo consideri uno stimolo per appassionarsi e intraprendere un cammino che guarda al suo futuro – afferma Antonio Gerbino, Coordinatore del Tavolo – attivando le straordinarie risorse umane che possiede, soprattutto quelle giovani”.
“Il mio ringraziamento di cuore va ad Antonio Gerbino e a tutti i prestigiosi componenti del tavolo di lavoro – ha aggiunto Giovanni Cafeo, promotore del progetto ReStart – il documento offerto alla città è un punto di partenza importante giunto al culmine di un percorso generale di partecipazione e condivisione lungo quattro anni e per questo – conclude Cafeo – invito le organizzazioni di categoria e le tante forze sane della città ad utilizzare questo report finale come base di discussione su idee e proposte da segnalare alla politica e alle amministrazioni, un canovaccio di spunti di riflessione utili per guardare con ottimismo al futuro “.