di Luca Marino
SIRACUSA – Sabato 11, con inizio alle 19 ed ingresso libero a tutti, la chiesa della Sacra Famiglia ospiterà la presentazione del libro del professore Sergio Tanzarella “Don Peppino Diana un prete affamato di vita” edito da “Il pozzo di Giacobbe”, a trent’anni dalla sua proditoria uccisione per mano camorrista “in odium fidei” e -giova sottolinearlo- a pochi giorni dalla condanna per diffamazione a mezzo stampa di chi, nel tentativo di infangare la verità ma soprattutto l’adamantina personalità del sacerdote martire, si prestò a disegnarlo come uso a squallide frequentazioni. La verità, anche con i tempi biblici della giustizia italiana, alla fine trionfa sempre ed anche su questa vicenda successiva all’omicidio di don Diana è stata posta la parola fine. L’evento, a cura della parrocchia, dell’oratorio Anspi e del gruppo “Agesci Siracusa 7” dopo la presentazione dell’opera, prevede a cura del gruppo scout, la messa in scena de “Il dovere della scemenza”. “Fare ricorso alla memoria -sottolineano gli organizzatori-, ci aiuta a continuare nel tempo fatti, ricordi, situazioni belle e divertenti, ma anche tristi se non addirittura drammatiche. Con la presentazione del libro del prof. Sergio Tanzarella su don Peppino Diana, vogliamo ricordare la vita di un prete don Peppino appunto. Don Peppino non è stato funzionario del sacro, un asettico distributore di sacramenti e certificati, un burocrate della religione, un indifferente celebrante di morti ammazzati. Annunciando il Vangelo in terra di omicidi e violenza come prete non ha potuto predicare la rassegnazione. Don Peppino aveva il senso della missione in quanto parroco al quale è affidato un popolo e per quel popolo mette in conto la propria vita. Quindi vivremo la veglia, in stile scout, “il Dovere della scemenza”, testo preparato anni fa a più mani (Luigi Perollo, Roberto Alajmo e Francesco Bonanno) in occasione del 25° anniversario delle stragi mafiose a Palermo e pubblicato su: Sicilia Scout, anno XXVII, n. 2 – Ottobre 2018”.