Siracusa, Stare dalla parte della luce significa ricercare la verità

Siracusa, Stare dalla parte della luce significa ricercare la verità

SIRACUSA – “«Stare dalla parte della luce» significa ricercare la verità senza mai stancarsi, difenderla con determinazione, affermarla con decisione. La ricerca della verità, per il tramite del processo che è lo strumento di cui fruite, richiede una sapiente investigazione, una prudente valutazione delle prove, un illuminato discernimento delle posizioni in gioco. Ma sempre la verità s’impone per forza sua stessa ed è il traguardo per chi percorre le vie della giustizia”. Lo ha detto mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, che ieri è stato in visita al Palazzo di giustizia di Siracusa nell’ambito del tradizionale incontro organizzato dalla sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani. Ad accogliere l’arcivescovo sono stati il presidente del Tribunale Dorotea Quartararo, il procuratore aggiunto Andrea Palmieri ed il presidente dell’Ordine degli Avvocati Antonio Randazzo. L’incontro è stato introdotto dal professor Salvatore Amato alla presenza dell’avv. Sebastiano Ricupero, entrambi componenti dell’UGCI di Siracusa.
In un’aula di Corte d’Assise affollata di magistrati, avvocati e personale del Tribunale, mons. Lomanto ha ricordato le parole del Santo Padre che “richiamandoci a «stare dalla parte della luce», scrive: «Stare dalla parte della luce», cari fratelli e sorelle, espone anche noi al martirio. Forse non ci metteranno le mani addosso, ma scegliere da che parte stare ci toglierà qualche tranquillità. Ci sono forme di tranquillità, infatti, che somigliano alla pace del cimitero. Assenti, come se fossimo già morti; oppure presenti, ma come sepolcri: belli da fuori, ma vuoti dentro. Invece, noi scegliamo la vita»”.
E partendo proprio dalle parole di Papa Francesco inviate all’arcivescovo in occasione della traslazione temporanea del corpo di Santa Lucia, mons. Lomanto ha detto: “Mi è sempre particolarmente gradito questo incontro organizzato dall’Unione Giuristi Cattolici di Siracusa perché mi offre la possibilità di ringraziarvi per quanto fate in favore della giustizia che non è solo sanzione di comportamenti antigiuridici, ma prima e anzitutto educazione a compiere il bene. Nella lettera che citavo di Papa Francesco, questi ci chiama a «non dimenticare di portare spiritualmente nella nostra festa le sorelle e i fratelli che in tutto il mondo soffrono a motivo della persecuzione e dell’ingiustizia». Davvero laddove non c’è ricerca della verità non c’è giustizia, dove non c’è giustizia c’è persecuzione, dove non c’è giustizia non c’è pace. La ricerca della verità che conduce alla giustizia, invece, ristabilisce la pace, la fraternità sociale, il rispetto – prima che delle regole – delle persone. Dobbiamo davvero temere quando le ragioni della forza si sostituiscono alla forza della ragione e, per tale motivo – cito ancora il Papa – non dobbiamo mai stancarci di «educare bambine e bambini, adolescenti e adulti – a cominciare da noi stessi – ad ascoltare il cuore, a riconoscere i testimoni, a coltivare il senso critico, a obbedire alla coscienza». Dobbiamo tutti essere artigiani di gioia e di pace, perché la verità e la luce trionfino sulle tenebre della menzogna e del male. Buon Natale di luce, di verità, di giustizia e di pace. Che il Bambino divino possa prendere dimora nei vostri cuori e Santa Lucia accompagnarvi nel vostro ministero e nella vostra vita”.

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