Siracusa, Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”

Siracusa, Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”

SIRACUSA – “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe” compie vent’anni. Le visite notturne teatralizzate, nate per scoprire in maniera diversa le catacombe di San Giovanni a Siracusa, festeggiano un traguardo importante fatto di 500 repliche e oltre 15 mila spettatori. Un progetto nato dal lavoro corale di un gruppo di giovani della Kairos, che è cresciuto nel corso degli anni riscuotendo un successo sempre crescente decretato proprio dal pubblico.
Quest’anno Strepitus Silentii si rinnova ancora una volta: attori e musicisti hanno inserito nuove dinamiche di interazione sceniche con nuove sonorità. Le voci sono quelle di Lorenzo Falletti, Doriana La Fauci, Caterina Pugliese e Marinella Scognamiglio. Le musiche di Romualdo Trionfante e Luciano Maria Moricca. E quest’anno ci sarà la partecipazione straordinaria della piccola Agnese Dente. L’appuntamento è per tutti i fine settimana di agosto (venerdì, sabato e domenica). La Kairos vuole così omaggiare il pubblico che parteciperà a questa speciale edizione: la catacomba, luogo di sepoltura e silenzio, parlerà quest’anno più che mai di nuova vita.

Per celebrare i 20 anni, anche un evento speciale martedì 23 luglio alle ore 19.30: Kairos in collaborazione con l’Accademia d’Arte del Dramma Antico, sezione Ferdinando Balestra, nella Basilica di San Giovanni alle catacombe, invita per una serata speciale a cura di Michele Dell’Utri con la collaborazione di Giulia Valentini. I movimenti coreografici sono di Serena Cartia. I canti di Gianni Luca Giuga. I performer saranno Michele Carvello, Eleonora Acquaviva e Andrea Bassoli con la partecipazione degli allievi della masterclass della sezione Balestra dell’ADDA.
“Strepitus Silentii nasce come idea all’interno di Kairos. L’occasione fu il 50esimo anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Costanzo – ha spiegato il prof. Piero Cavallaro -. Realizzare qualcosa di particolare, facendo in modo che il sito potesse parlare. Sono passati venti anni, e le indicazioni dei visitatori ci hanno aiutato a migliorare. Sono state apportate modifiche e aggiunti luoghi. E anche quest’anno ci saranno diverse novità per rinnovarsi senza perdere l’identità. Compiamo vent’anni e dovevamo realizzare qualcosa di più importante. E’ nata la collaborazione con l’Inda quest’anno per realizzare due attività: la serata inaugurale e tre serate speciali dedicate agli stranieri. In questi anni abbiamo avuto migliaia di spettatori: ci siamo detti perché non creare un evento dedicato ai turisti. E quindi una produzione in lingua inglese che desse l’idea di ciò che è Strepitus Silentii. Sono state aggiunte tre serate dedicate: 8, 22 e 29 agosto”.

Michele dell’Utri, coordinatore della sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, ha spiegato perchè Inda ha sposato questo progetto: “Noi come Accademia dell’Inda, sezione Fernando Balestra, siamo la parte dedicata alla formazione teatrale e anche a tutte quelle occasioni che possano consentire al mondo teatrale di uscire dal teatro e di intervenire all’interno del territorio. L’idea di coinvolgere i giovanissimi allievi e allieve della sezione Balestra, ragazzi e ragazze dai tredici ai venti anni, è proprio per rilanciare un invito alla città, per dire che i luoghi sono della città, il teatro è della città e il teatro è un’occasione per abitare la città. Avremo una sorta di installazione umana di parole, e di silenzio. E’ una ricerca il silenzio. Al pubblico che interverrà proveremo a fargli fare questa esperienza di silenzio: perché nel nostro mondo contemporaneo che spazi abbiamo per il silenzio che non siano appunto solitudine, vuoto o senso di perdita, di disorientamento? In Basilica ci saranno parole, suoni, azioni performative, ma ci saranno delle zone in cui il pubblico potrà fare esperienza del silenzio”. Dell’Utri si è poi soffermato sull’edizione speciale “che è una traduzione speciale. Stiamo parlando di una traduzione accessibile a chiunque. Sulla falsariga della storica visita che stiamo festeggiando: ci sarà un continuo confluire di parole, di letterati, di parole teatrali a quelle della storia della catacomba. Il pubblico potrà guardare, potrà ascoltare o potrà fare silenzio. Tre appuntamenti d’agosto pensati per un pubblico anche internazionale”.

Strepitus Silentii è un’immersione nella storia di Siracusa e nella cristianità ma anche una riflessione sul percorso della vita cristiana all’interno della catacomba. Il percorso, scandito dalla voce degli attori e dal suono di un flauto, si snoda attraverso le gallerie sotterranee della catacomba. Lo “strepitus silentii”, il fragoroso silenzio della Catacomba, è un momento di meditazione sulle radici religiose.
“Le nostre catacombe, dopo quella di Roma, sia come estensione che anche come struttura, sono le più importanti – ha detto mons. Giuseppe Benintende, Custode della catacomba di Siracusa -. Molti segni che richiamano le nostre radici sono presenti nelle catacombe, l’iconografia. Siamo nell’anno dedicato a Santa Lucia: la famosa iscrizione di Euskia, la luce, richiama un po’ la fede dalla nostra città, dalla nostra chiesa locale. L’esperienza che viene fatta attraverso lo Strepitus Silenzi che porta alla riflessione, a un silenzio, a un rientrare proprio nel mondo interiore per riscoprire le ragioni, le motivazioni che sono alla base della nostra fede e della nostra chiesa locale. La preziosità monumentale delle catacombe: ma al di là della pura materialità monumentale la preziosità delle catacombe per la nostra Chiesa è un po’ la nostra coscienza storica che richiama le origini del nostro essere cristiani nella chiesa di Siracusa”.

Strepitus Silentii è promosso dalla società Kairós Turismo Cultura Eventi di Siracusa, con l’Ispettorato per le Catacombe della Sicilia Orientale, la Custodia delle Catacombe di Siracusa e l’Ufficio Diocesano per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa ed in collaborazione con la Fondazione Inda, l’Assessorato Turismo della Regione.

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