SIRACUSA – Sulla realizzazione del Nuovo Ospedale di Siracusa, non sono interessato alla polemica sterile, ma ad avere notizie ed elementi certi, in modo da poter verificare e valutare i vari passaggi che devono portare alla realizzazione del nuovo nosocomio. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo in una nota inviata alla cittadinanza. “Prendendo atto delle dichiarazioni dei 3 deputati del Movimento 5 Stelle, non posso non continuare ad avere legittimi dubbi su ciò che è stato dichiarato – scrive l’ex parlamentare regionale – La prima cosa che vorrei fare osservare è che in Sicilia, con la Legge Regionale 3/2015, è stato recepito il Decreto Legislativo 118/2011 che prevede che tutti gli Enti territoriali, a partire dal 2015, osservino e rispettino “una effettiva omogeneità dei bilanci e dei rendiconti al fine di concorrere positivamente al percorso di risanamento della finanza territoriale”. In pratica, prima di prendere impegni di spesa, occorre la certezza e la certificazione delle entrate. Una delle entrate è rappresentata dai benefici previsti dall’ex art.20 della Legge 67/88 le cui risorse, stanziate dal Parlamento Nazionale, devono essere assegnate alle varie Regioni, sentita la Conferenza Stato-Regione. Ma come si ottiene un finanziamento per costruire un nuovo ospedale? Bisogna fare una richiesta al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, all’Unità di verifica degli investimenti pubblici. Quindi la Regione Siciliana deve inviare al Nucleo di Valutazione e Verifica il progetto del nuovo ospedale. La Commissione, composta dai rappresentanti della Conferenza Stato-Regione, del Ministero della Salute e dell’AGENAS esprime parere vincolante sulla realizzazione di un nuovo ospedale e sui programmi di investimento presentati dalle Regioni.
E’ certo che il Nucleo di Valutazione non solo non ha mai esaminato il progetto del nuovo ospedale ma per la prossima seduta non è stato inserito nell’ordine del giorno. Quindi come può essere che è stato già finanziato? Ed ancora il MEF non ha potuto prendere in esame il progetto in quanto non esaminato dal Nucleo e bisogna, altresì, ricordare che lo stesso MEF è in ritardo di almeno otto mesi rispetto ai progetti già approvati.
Ora, ha proseguito Vinciullo, che vi sia stato qualche deputato che abbia assistito al passaggio di un fascicolo fra i rappresentanti nazionali e regionali della Sanità, riguardante “la documentazione del finanziamento del Nuovo Ospedale di Siracusa”, non può assolutamente rappresentare una certezza contabile in quanto non prevista dal D.Lgs 118/11, come recepito dalla L.r. 5/2015, né tanto meno dall’ex Art.20 della Legge 67/88.
Occorre, invece, un decreto, pubblicato sui siti istituzionali, che certifichi la disponibilità del Governo Nazionale ad assegnare le somme alla Regione Siciliana con la materiale disponibilità delle somme.
Io, da mesi, chiedo solo questo, di vedere gli atti pubblici e non privati con i quali vengono assegnate le risorse per il nuovo ospedale.
Perché si continua a dire che esistono e non si trova il tempo per farli vedere?
Se esistono questi atti ufficiali, è così difficile mostrarli?
Io penso che, ha continuato Vinciullo, i cittadini abbiano il diritto di vedere questi documenti, così come hanno il diritto di vedere la nomina del Commissario ad acta per la costruzione del nuovo ospedale.
Perché continuare a tergiversare su questo argomento?
Quanto alla Deliberazione 347/19, sempre invocata, non è vero che vengono stanziate le risorse, perché l’atto citato non prevede impegni di spesa per il nuovo ospedale, ma l’aumento dei posti letto a 420 e l’innalzamento del nosocomio quale DEA di II Livello, come da noi richiesto, nel silenzio assordante di tutti coloro che avevano accettato una proposta mortificante per la provincia di Siracusa.
La Deliberazione citata, infatti, prevede “di porre in essere le opportune iniziative per la riprogrammazione delle risorse assegnate”.
Riprogrammare non significa destinare!
A queste iniziali riflessioni e considerazioni, si aggiunge il fatto, certo e concreto, fino a smentita documentata, che nei forzieri della Regione Siciliana non esiste traccia di una somma superiore ai 200 milioni di euro inviata dalla Stato, anzi io ritengo plausibile un buco di almeno 200 milioni nel bilancio della Regione causato dai mancati trasferimenti dello Stato.
Pertanto, al fine di porre in essere ragionamenti certi e non più frutto di nebulose affermazione, occorrerebbe mostrare il decreto di assegnazione delle risorse alla Regione Siciliana e del riconoscimento ufficiale, da parte del Ministero, che l’Ospedale sarà DEA di II Livello e nessuno, a cominciare da me, avrebbe più dubbi sull’effettiva esistenza del finanziamento. Ma è così difficile fare ciò?
Fino a quando ciò non accadrà, i dubbi sono fondati e legittimi!
Per cortesia, ha concluso Vinciullo, smentiteli con i documenti, dal momento che siete così certi delle vostre affermazioni, sarò il primo a ringraziarvi.