SIRACUSA – Un luogo che rappresenta l’identità della città. Il monumento della Cattedrale sarà celebrato prima con una lectio magistralis e poi con un innovativo videomapping che per due settimane riporterà indietro nel tempo. L’evento, che avrà luogo venerdì 25, dalle 19.00, è stato presentato oggi dal sindaco, Francesco Italia, dal direttore dell’Ufficio per la pastorale del turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa, don Gianluca Belfiore, e dall’assessore alla cultura Fabio Granata. “Abbiamo colto al volo la straordinaria opportunità di celebrare un luogo fortemente identitario della nostra città perché testimonia la profonda stratificazione culturale e ciò che essa rappresenta – ha spiegato il sindaco -. La nostra Cattedrale, che ingloba un tempio dorico, è un esempio unico al mon-do e ne siamo fieri. Quella a cui assisteremo venerdì prossimo è un’eccellente operazione culturale che terrà insieme passato e futuro. Da un lato, la doppia lectio magistralis di due importanti studiosi ci consentirà di rivivere la storia del monumento; dall’altro, la ricostruzione in video-mapping dell’antico tempio e della sua trasformazione ci proietterà nel futuro perché sarà utilizzata una tecnologia for-temente innovativa, che ci regalerà per due settimane uno scenario di forte attrazione per i siracusani e per i visitatori. Per noi – ha concluso il primo cittadino – è normale ammirare le colonne doriche in-scritte nel corpo dell’attuale Cattedrale, in realtà è qualcosa di straordinario che non esiste altrove”. Risale al 480 a.C., l’edificazione del tempio di Atena, su cui è stato fondato il principale luogo di culto della città. Un luogo unico che sarà raccontato da Giuseppe Voza, soprintendente emerito ai Beni culturali di Siracusa, e da don Umberto Bordoni, direttore della scuola Beato Angelico di Milano. Il tempio di Atena diventerà poi la chiesa della prima comunità cristiana d’Occidente, la Cattedrale della Natività di Maria Santissima.“Un grandissimo tesoro della nostra città. La Cattedrale è un luogo che è stato sin dalla sua origine adibito al culto – ha affermato don Gianluca Belfiore -. Secondo l’idea del cristianesimo è stato bat-tezzato qualcosa che era già dedicato a Dio. Non si è pensato di abbattere e ricostruire ma valorizzare ciò che c’era di bello per elevarlo a Dio. Da 2500 anni questo luogo è dedicato al culto: prima agli dei pagani adesso al Dio cristiano. Peraltro vi è la Cattedra dell’Arcivescovo che rappresenta l’unità della Chiesa locale, l’unità della Diocesi. E’ la chiesa più importante dalla quale si dipartono idealmente tutte le altre comunità che ci sono in Diocesi. E’ bene festeggiare questo evento che ci richiama come Chiesa a metterci di fronte a questo monumento elevato a Dio per potere elevare anche le nostre stesse vite a Dio”. Il video mapping è stato realizzato dalla Gobo Service in collaborazione con IBAM (Istituto per i beni archeologici e monumentali) del CNR (Consiglio nazionale delle ricer-che), responsabile scientifico Francesco Gabellone (progetto PON Energia).